1940 greggi al pascolo nelle vicinanze di San Pellegrino |
"La transumanza dei miei tempi avveniva due volte l'anno e coinvolgeva tutta la penisola e così pure numerose famiglie garfagnine partecipavano al trasferimento delle greggi con estenuanti marce a piedi verso i monti d'estate, in pianura o verso il mare d'inverno.La transumanza estiva iniziava ai primi di giugno con i greggi che attraversavano i paesi della Media Valle del Serchio provenienti dalla Maremma e in parte della Versilia dove avevano svernato.Risalivano verso i colli ubertosi della Garfagnana,alle pendici delle Alpi Apuane e degli Appennini.Si udivano arrivare,dal suono ritmico dei campanacci appesi al collo in gruppi di 100-200 capi invadevano le vie, all'epoca ancora sterrate,sollevando nuvole di polvere.Ogni gregge era preceduto da uno dei due pastori,l'altro chiudeva il branco,seguito da cani ,i cosiddetti "toccatori" che fieri del loro compitocontrollavano gli armenti.Brividi ed emozioni quando riuscivo a penetrare in bicicletta dentro i branchi,con centinaia di corna ondeggianti che mi sfioravano senza colpirmi .Al sopraggiungere di qualche rarissima auto i pastori emettevano il fischio di richiamo per il cane che entrava in azione che con abbai e lievi morsi alle pecore restringeva il gregge al margine della strada.Poteva accadere che nel tragitto le pecore figliassero e allora gli agnellini venivano messi dentro una bisaccia o sulle spalle con le madri che le seguivano belando.Il viaggio poteva durare anche una settimana con soste in vari paesi dove le bestie si nutrivano nei campi del demanio o anche in quelli privati i cui padroni venivano contraccambiati con del formaggio.Gli armenti raggiungevano l'alta Garfagnana per pascolare all'ombra del Monte Roggio, Orto di Donna,Monte Calace, Gorfigliano, Sillano,Alto Matanna e San Pellegrino.La notte dormivano all'aperto negli stazzi mentre i pastori riposavano nei caselli (dimore in pietra murati a secco) All'alba dopo la mungitura,la bestia veniva rimandata al pascolo. Intanto nei caselli i pastori procedevano alla lavorazione del latte da tramutare in formaggio o
i famosi caselli di Campocatino ricotta.Il primo sarebbe entrato in commercio dopo una breve stagionatura,la seconda raggiungeva le botteghe della valle .Una stagionatura più lunga veniva riservata al pecorino, prodotto d'elite, destinato ad un mercato ancora più ampio e redditizio.A settembre si effettuava la marcia di ritorno per raggiungere climi più dolci. durante il tragitto era facile che i pastori facessero tappa nei paesi fatti all'andata per scambiare di nuovo un saluto ed un arrivederci all'anno successivo."
transumanza
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