La magnifica etichetta del 1916 dell' "Acqua Minerale Naturale di Gallicano" |
"...si erano notate delle sorgenti minerali che andavano perdendosi nelle acque del torrente Turrite..."
Gallicano,lo stabilimento delle acque minerali. In rosso l'edificio esagonale dove veniva imbottigliata l'acqua(foto tratta da "Gallicano in Garfagnana" di Daniele Saisi) |
"L'acqua della sorgente principale è di sapore amarognolo e ha la temperatura di 23°C"
Successive
e più minuziose analisi decretarono definitivamente che le ottime
condizioni geologiche,l'abbondanza,l'esame batteriologico che risultò
puro dimostrarono che quest'acqua era utile in molte patologie in
particolar modo nelle gastropatie, inoltre furono scoperti
addirittura altri cinque punti di sorgenti nel paese, ma la
più importante era proprio quella di Ponte alla Villa.Quale miglior
occasione allora di commercializzare le acque di Gallicano? Nel 1916
incominciarono i lavori per la costruzione di un chiosco esagonale
(di notevole fattura architettonica) adibito all'imbottigliamento
dell'acqua e di fatto così la vendita partì.Ecco cosa si legge dello stabilimento di Gallicano in un libro del
1916 di Giuseppe Scipione Vinaj e di Rodolfo
Pinali intitolato "Le
acque minerali e gli stabilimenti termali, idropinici ed idroterapici
d'Italia":
Il progetto poi realizzato del chiosco ottagonale per l'imbottigliamento (foto tratta da "Gallicano in Garfagnana di Daniele Saisi) |
"Lo stabilimento aperto dalla primavera all'autunno,possiede un locale per le bibite ed ha un comparto per la confezione delle bottiglie destinato all'esportazione, con locale di sterilizzazione dei vetri, di imbottigliamento, di spedizione, ecc.Gallicano dista solo pochi chilometri dalla stazione ferroviaria (previo attraversamento del fiume Serchio) questo facilita in modo assoluto l'esportazione delle ottime acque per nuovi lidi e tutte le più scrupolose misure igieniche vengono usate per questo scopo.Notevoli lavori si stanno intraprendendo per dare un utilizzo maggiore allo sviluppo delle importanti sorgenti del Gallicano"
Ma
purtroppo così non fu, la produzione e l'imbottigliamento dell'acqua
di Gallicano non si sviluppò. I motivi che
portarono ad una rapida ascesa e a una altrettanta rapida discesa
rimango ancora oggi un mistero. Si possono ipotizzare alcune teorie,
prima fra tutte la difficile commercializzazione.Chi era
perlomeno in Garfagnana nel 1916 che si poteva permettere di comprare
l'acqua in bottiglia? Quando i nostri nonni la andavano a prendere
alle molteplici fontane sparse nei paesi? O sennò i costi di trasporto.Data
la nostra problematica collocazione geografica trasportare via treno
l'acqua da vendere in città aveva dei costi enormi e poi si dice
anche della concorrenza di altre stazioni termali più importanti, si
narra inoltre di storie tragiche e misteriose dopo la chiusura degli
stabilimenti di Ponte alla Villa che non starò qui a raccontare
perchè non supportati tali fatti da prove sicure. Con il tempo gli
edifici subirono un progressivo abbandono. Oggi a
molti gallicanesi di tutto ciò rimane in casa il ricordo di queste
bellissime bottiglie e della sua magnifica etichetta che riporta tale
voce:
La bottiglia dell' "Acqua Minerale Naturale di Gallicano" |
"Azione terapeutica:
Efficacissima nelle malattie del tubo gastroenterico-Del fegato-Delle vie biliari-Nella gotta,diabete,renella,nella calcolosi epatica,nelle affezioni del rene e delle vie urinarie-Antiurica-Fortemente diuretica
Uso:
Due o tre bicchieri al mattino e può adoperarsi anche per tavola"
Oggi
a tener alto l'onore garfagnino delle acque minerali rimane
unicamente "Fonte Azzurrina" di Careggine
che finalmente dopo alterne vicende la scorsa estate ha ripreso la sua
attività dopo che è stata acquisita dalla "Tesorino" di
Montopoli Valdarno (Pisa). Auguriamo di tutto cuore di avere tutti quei
successi che sono mancati al suo illustre predecessore, "L'acqua
minerale naturale di Gallicano":la prima acqua minerale in bottiglia di
tutta la Garfagnana.
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