Sfido chiunque... In questi mesi di segregazione sociale dovuta alle note vicende, almeno una volta, almeno un giorno, sono convinto che dai nostri cassetti almeno una volta il mazzo di carte è uscito, magari per passare qualche momento di serenità familiare, forse per vincere la noia. Se si vuole è stato pure un passatempo per tenere impegnati i bambini, per insegnarli qualche gioco di carte, bene o male anche questo è un modo per preservare le vecchie usanze ed un momento in più da condividere con i più piccoli... Altro che playstation ! Certo quando si giocava a carte nelle osterie e nei vecchi bar garfagnini era un'altra cosa, d'altronde questo svago era uno dei pochi (o forse l'unico) che i nostri avi si concedevano. La sera dopo cena o nelle giornate di festa gli uomini si ritrovavano in questi "baracci", avvolti da nuvole di fumo denso delle sigarette, pronti a giocarsi il fiasco di vino in memorabili partite a briscola, tresette e magari anche a scopa. Per chi ha vissuto quei bar, nelle proprie orecchie saranno rimasti quel "fiorire" di moccoli che facevano tremare il crocefisso sulla parete, oppure quelle "bussate" vigorose sui tavoli che ti facevano sobbalzare sulla sedia e che dire poi delle urla e delle arrabbiature per una giocata un po' troppo avventata del compagno? Ad ogni modo anche in questo campo la storia ha voluto dire la sua e questi giochi e le carte in genere (storicamente parlando)sono un passatempo piuttosto recente, la larga diffusione si è avuta tra il 1700 e il 1800 e anche qui la Garfagnana seppe differenziarsi...
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| semi francesi |
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| semi tedeschi |
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| semi spagnoli |
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| Soldati che giocano a carte |
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| Le prime carte piacentine |
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| Prime carte da gioco toscane |
Fra l'altro rimane il fatto che nemmeno i giochi tipici garfagnini
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| Giocatori di carte di Paul Cezanne |
Come abbiamo letto, tutto ciò non ebbe principio in Italia, ma in
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funzioni parrocchiali. Onde sono a pregare la bontà sua se emetterà avviso proibente la vendita dei liquori e parimente il giuoco delle carte"... Era il 1853, erano passati solamente cinquant'anni circa dalla loro piena fama, ed era già cominciata la dura vita delle carte da gioco.
Bibliografia:
- "Usanze,credenze,feste e riti e folclore in Garfagnana" di Lorenza Rosso, Banca dell'identità e della memoria anno 2004
- "Il rosso e l'azzurro" di Euro Gazzei, Carlo Cambi editore, anno 2001










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