Quando in Garfagnana non si
scherzava.Il prossimo 23 marzo sarà la bellezza di 230 anni che la
“buon anima” di Giovanni Turriani ci lasciò per ardere nelle
fiamme dell'inferno,come ebbe a dire il padre cappellano delle
carceri castelnuovesi quando il reo Giovanni rifiutò anche di
pentirsi di fronte a Dio.Giovanni si macchiò di uno dei delitti più
feroci (se non il più feroce in assoluto) che la valle ricordi a
memoria d'uomo.In questa sentenza del tribunale di Castelnuovo del
1784 si certifica l'avvenuta esecuzione capitale per impiccagione e
squartamento di Giovan Turriani reo di aver avvelenato la
suocera,sorella e nipoti.Cito testualmente:A DI 23 MARZO 1784 FU
IMPICCATO E SQUARTATO GIOVAN TURRIANI DELLA PIEVE FOSCIANA SULLA IARA
DEL FIUME VERSO S. LUCIA , E LA SUA TESTA FU POSTA SOPRA UNA COLONNA
FABBRICATA DI NUOVO FUORI DELLA PORTA DI DETTA PIEVE FOSCIANA SULLA
STRADA MAESTRA PER ANDARE A CAMPORI, ED IL SUO DELITTO FU D’AVER
DATO IL IL VELENO ALLA SUA SUOCERA, E SUA SORELLA E FIGLI DELLA
MEDESIMA, PER IL CHE MORI’ DETTA SUA SORELLA E SUOCERA, ED EGLI
MORI’ RASSEGNATISSIMO Tempi duri nella Garfagnana estense per le
suocere...
La sentenza della condanna a morte di Giovanni Turriani |
Nessun commento:
Posta un commento