L'eremo di Calomini,la sua storia
L'abbiamo
sempre visto lassù arroccato fra irte rocce è uno dei simboli
turistici della nostra valle ma pochi conoscono la sua storia.La sua origine risale intorno all'anno 1000, quando degli eremiti decisero di venire
in questo luogo solitario,aspro ed impervio tanto che lo ritennero perfetto per
le loro preghiere.Iniziarono scavando delle grotte a mano,vivevano la loro vita di preghiera in queste grotte,la loro giornata
era ritmata dalla lode a Dio,alla cura del piccolo orto tutto nel
ritiro e nella solitudine.Con
gli anni la fama di questo luogo e dell'immagine della sua Madonna
crebbe dal momento in cui gli fu attribuito prima il miracolo di
aver salvato una pastorella mentre
cadeva dalla sovrastante parete rocciosa,poi secondo
una tradizione, nel luogo dove tutt'oggi scaturisce dalle rocce uno
zampillo d'acqua purissima,l'immagine della madonna (che si venera
nel santuario) si rivelò ad un'altra pastorella di Calomini.Il
nome della ragazza non si conosce, ne si hanno notizie se la
Madonna parlò alla ragazza.Subito dopo la fama della Madonna si sparse
nei vicini villaggi e mirabilmente crebbe tra il popolo il
desiderio di farle onore.Con devoto e numeroso accompagnamento fu
portata quindi a Gallicano, in luogo ritenuto più onorevole.Ma,
sebbene custodita con attenzione, non passarono ventiquattro ore che
nuovamente fu ritrovata dove si era fatta vedere alla pastorella di
Calomini. Conosciuto il volere di Maria con questo prodigio, nessuno
ardì più rimuoverla dalla sua grotta.Si pensò quindi di costruire
sul luogo una degna dimora e fu raccolto tanto denaro che tra
il 1631 e il 1690 si edificò l'attuale Santuario,era
tanta la popolarità della Madonna dell'eremita che vescovi e
cardinali si portarono fino a lei per renderle onore .Come detto
dunque la chiesa nacque e gli fu dato il nome di
S. Maria ad Martyres.Gli
eremiti ebbero cura del santuario fino al 1868, anno in cui i parroci
dei paesi confinanti decisero di prendersi cura loro del Santuario
mettendo praticamente al bando gli eremiti.Gli eremiti lasciarono
dato che anche la loro principale prerogativa di pregare in
solitudine era finita dal momento in cui la chiesa veniva aperta
anche al culto popolare.La Diocesi di Massa quindi affidò la cura
della chiesa ai sacerdoti.Gli eremiti abbandonarono mestamente il
luogo dopo
esservi stati in continuità per oltre cinque secoli.
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