Luigi
Prosperi nacque a Careggine nel 1832 era meglio conosciuto come “il
Chioccoron”.Era di famiglia modesta e dopo aver frequentato la
scuola si metteva (come molti altri suo coetanei dell'epoca) a
lavorare la terra con i genitori. Ma già dai primissimi giorni di
scuola il maestro vide in lui l'abilità nel comporre versi e la
passione per la lettura addirittura diventò quasi maniacale,tanto che
arrivava perfino a raccogliere pezzi di giornale trovati per
strada.Ma purtroppo la grama esistenza lo portò a non proseguire gli
studi,però la sua innata dote era rimasta e non mancava occasione
che gli amici lo esortassero a “poetare” .Egli era talmente abile
che riusciva a declamare a braccio, estemporaneamente anche versi
piccanti ed abbastanza irriguardosi.Naturalmente non potevano
sfuggire ai suoi versi le autorità politiche dell'epoca.Per questo
rischiò più di una volta di rincorrere in qualche severa
reprimenda come quando il sindaco e alcuni consiglieri erano a
giocare a carte all'osteria nell'orario di lavoro declamò
all'istante sonetti “lesivi alla loro immagine e al loro decoro”
tant'è che fu spiccato un mandato di cattura,ma i carabinieri non
avevano fatto i conti con la scaltrezza del Chioccoron che era
fuggito nel bosco e raggiunta la cima di un colle cantò una quartina
che ancora oggi si serba memoria
“Son venuti gli angioletti
per
portarmi alle prigioni
non pensavo i minchioni
ch'io passato avrei
colletti”
Fu poi perdonato.Ma il più bello e clamoroso doveva
ancora venire...Altro che sindaco!Arrivò a toccare i quattro
artefici dell'unità d'Italia:Vittorio Emanuele II,Cavour, Garibaldi
e Mazzini.Stavolta non ci fu scampo :“Composizione gravemente
denigratoria per l'onore della Patria stessa”e questa volta fu
arrestato.La composizione del Chioccoron giunse perfino a Roma e
addirittura fu pubblicata e riuscì a vendere molte copie e arrivò perfino nelle mani stesse di Sua Altezza il Re d'Italia Umberto I
che volle convocare al Quirinale il Chioccoron. Si racconta che tra i
rimbrotti del sovrano e le bugie del Prosperi ne scaturì un incontro
tragicomico.Tra le menzogne che il Chioccoron che volle far bere al re ci
fu quella di fargli credere di essere analfabeta,il re allora gli
mostrò il componimento e li il Prosperi si sentì perduto.Ma l re
dal carattere mite e bonario lo perdonò concedendogli la grazia e
consegnandoli anche una banconota da 50 lire “Comprateci il pane
per la famiglia” affermò Sua Maestà.Venditore ambulante il
Choccoron prosegui la sua vita nella campagna garfagnina dove non
mancava alle sue clienti di dedicare qualche sonetto.Prosperi mori
nel 1907 a Fabbriche di Careggine (il paese adesso sommerso dal lago
di Vagli) a seguito di un infezione contratta da una puntura di una
spina. Il comune di Careggine in suo onore gli ha intitolato la
biblioteca comunale:“Luigi Prosperi,il Chioccoron”
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