Quando volevano far esplodere il Ponte del Diavolo...
soldati alleati salgono sul ponte dalla strada Lodovica
Questa è una delle più belle storie di guerra (II guerra mondiale) della nostra valle che forse in pochi sanno ma che vale la pena essere raccontata:Si narra di un ufficiale tedesco in forza al comando germanico nella zona di Borgo a Mozzano.Sembra che questo ufficiale andasse molto orgoglioso di tutti i ponti e ferrovie che aveva ordinato di distruggere e quando vide la maestosità del Ponte del Diavolo pensò che solo uno spirito superiore potesse aver creato tale opera e provò enorme soddisfazione nell'aver la possibilità di distruggerlo.Un giorno mentre stava studiando la collocazione delle mine sul ponte, vide una giovane donna, che era andata a prendere l'acqua ad una vicina fontana.Fu immediatamente colpito dalla sua bellezza, tanto che se ne innamorò.La maggior parte degli abitanti avevano abbandonato le loro case per andarsi a nascondere in luoghi più sicuri, visto che oramai l’esplosione del ponte era imminente. La giovane donna, invece, non abbandonò la sua casa ne tanto meno i suoi anziani genitori ,tra l’altro questa casa si trovava nelle vicinanze del ponte.Le forze alleate stavano arrivando per cui il ponte doveva essere distrutto al più presto.La sera in cui era prevista l’esplosione del ponte, l’ufficiale entrò nella casa della giovane donna e la implorò di abbandonare la casa La giovane donna si rifiutò di dare ascolto all'ufficiale e di abbandonare la casa. L’ufficiale, poiché se ne era innamorato, per salvarla, non fece esplodere il ponte per non mettere a repentaglio la vita della ragazza e decise di restare li con lei e aspettare l’arrivo degli Alleati per poi caderne prigioniero.Questa è la versione romanzata ma da testimonianze locali che personalmente vissero gli avvenimenti si dice certa la presenza dell'ufficiale tedesco che era, in realtà, un capitano. Esisteva anche la ragazza che abitava in una casa tutt'ora esistente che si trova sul lato destro del Ponte. Il capitano tedesco, oltre a nutrire un forte interesse per la ragazza, sembra sia stato amante dell'arte e ammirasse profondamente la bellezza e in particolare l'architettura del Ponte del Diavolo e questo fu il motivo perchè il capitano rinunciò a farlo esplodere.Non cadde prigioniero delle forze alleate, ma proseguì la ritirata con i suoi uomini, e sembra che morì in combattimento contro i partigiani, in alta Garfagnana.
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