I ruderi della "Chiesaccia" antico e misterioso monastero |
giovedì 20 marzo 2014
I frati cannibali di Fornovolasco...fra leggenda e verità
Forse questo è il luogo più misterioso e inquietante di tutta la Garfagnana (anche se per la verità qui siamo nel comune di Stazzema)Risalendo la Turrite di Gallicano attraversando i boschi di Fornovolasco sui sentieri che portano al Monte Forato dopo un po' incontriamo i ruderi di un antico monastero la cosiddetta”Chiesaccia”.Nel 1260, nel Libellus extimi Lucanae Dyocesis,(documento che elenca tutte le chiese, i monasteri e i luoghi di culto con rendite) si trovava già elencato tra le chiese dipendenti dalla Pieve di S. Felicita di Valdicastello, l'hospitale de Volaschio. Quest'ultima struttura, consacrata a S. Maria Maddalena, era situata in Petrosciana lungo una diramazione della Via Francigena, all'epoca passaggio obbligato fra la Media valle del Serchio e l'odierna Versilia.I frati agostiniani erano i suoi custodi e date certe del loro arrivo non esistono (ma si ritiene che possa far risalire al periodo compreso tra l'800 ed il 1000.) La “Chiesaccia”, era adibita sopratutto ad accogliere e rifocillare i viandanti che, per commercio o per pellegrinaggio, si spostavano dalla Garfagnana alla Versilia verso gli imbarchi raggiungendo il valico denominato "Foce di Petrosciana"... da qui in poi si va nella leggenda più nera.La leggenda vuole che questi frati non fossero cosi' pii e misericordiosi come volevano far credere.Infatti molti dei viandanti che si fermavano a questo monastero per rifocillarsi non riprendevano più il loro cammino.Il motivo? Durante la notte i frati si davano al cannibalismo mangiando ancora vivi i poveri viandanti.Durante questo "speciale" banchetto notturno facevano risuonare le campane del monastero che erano udibili per tutta la valle. Udendo il suono notturno di queste campane mortali, i fedeli del luogo sapevano che anche quella notte i frati avevano banchettato! Un'altra versione collega il dispregiativo "Chiesaccia" al fatto che i monaci se non uccidere erano soliti nella notte spaventare e depredare i viandanti ed i pellegrini che transitavano lungo la strada di Petrosciana .Che dire, qualcosa di ambiguo sicuramente c'era...le leggende non nascono a caso.
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