Manifesti di propaganda della Repubblica Sociale |
Correva l'ottobre del 1944,quel mese fu ricco di eventi poco felici per la Garfagnana.Ai primi del mese il fronte si stabilizzerà nel bel mezzo della Valle del Serchio,tagliandola in due e buona parte dei suoi paesi verranno a trovarsi sulla linea del fuoco.Alla fine del mese poi arriveranno anche gli Alpini della Divisione Monterosa e i marò della Divisione San Marco a dar man forte ad una situazione ormai compromessa per le forze dell'asse.Infatti, nonostante tutto che la fase bellica fosse stagnante sul fronte garfagnino era ormai chiaro che di li a poco gli eserciti anglo americani avrebbero sfondato il fronte dilagando in tutta la Pianura Padana dando così la spallata definitiva alla liberazione d'Italia.Ma prima che
Americani a Borgo a Mozzano |
Il comandante della Divisione Lunense il maggiore inglese Jhon Oldham |
Partigiani in azione in Garfagnana |
Truppe di Alpini della Disvione Monterosa |
L'elenco potrebbe ancora continuare e con quelli che verranno uccisi durante e dopo la guerra il numero salirà a 52 morti ammazzati.Come si vede non furono uccise donne (anzi ne verrà uccisa una a conflitto terminato),ma anche a queste fu riservato un trattamento di "tutto riguardo".Alle donne fasciste o presunte tali perchè fidanzate o sorelle di militari della R.S.I furono"tosate",tagliati i capelli a zero e portate in giro alla "pubblica gogna".Per chi volesse eventualmente approfondire l'argomento tutto questo (insieme ad altri fatti successi in altre zone d'Italia) è raccontato dal famoso giornalista e scrittore Giampaolo Pansa nel suo libro "I vinti non dimenticano".
Così questo è il tributo pagato da una sciagurata guerra civile che portò ad un ennesimo bagno di sangue in tutta la Garfagnana. D'altronde sarà retorica, ma non c'è niente di più vero,i morti non hanno colore, ma lasciano nel dolore e nella disperazione mogli,figli, sorelle,padri e madri e non fanno altro che fomentare odio, in un mondo dove l'odio è già tanto.
Complimenti per aver avuto il coraggio di pubblicare la "vera" storia di cosa è successo nella nostra valle nel periodo a cavallo fra il 1944 e il 1945.
RispondiEliminaRestano, purtroppo, molti altri tristi e tragici episodi su cui fare luce come la presenza di resti umani nella "grotta delle fate" in Val di Soraggio oppure i 5 civili (fra cui una ragazza) chiamati al comando partigiano di Castelnuovo nei primi giorni di maggio 1945 e scomparsi senza lasciare traccia (secondo quanto detto da un ex partigiano, prima fucilati in un bosco sotto il paese di Cerretoli e sommariamente seppelliti, per essere poi traslati di nascosto nell'estate 1945 nella zona dove erano scaricati i residui degli scavi di una galleria Enel)