La porta della valle: il Ponte del Diavolo...(storia e leggenda)
Vecchi disegno del Ponte...Quante cose cambiate !
Chissà
quanti ponti del diavolo ci sono nel mondo, ma sono certo che pochi,
se non nessuno, possano eguagliare il fascino del Ponte del
Diavolo,la porta della nostra valle.Le notizie storiche certe sulla
costruzione del ponte sono scarse. Nicolao Tegrimi (scrittore
lucchese del XV secolo) nella sua biografia di Castruccio
Castracani (1281-1328) ne attribuisce la costruzione alla contessa
Matilde di Canossa (1046 – 1115), “veramente
virtuosa e donna bellissima”.Secondo le ipotesi di Massimo Betti
(ex sindaco di Borgo a Mozzano)durante il governo di Castruccio (fine
'300) furono realizzati gli archi minori del ponte sostituendo
precedenti strutture in legno Ciò
spiegherebbe la differenza tra l'arco maggiore e quelli minori, e
anche la diversa pendenza della via sul lato sinistro del ponte,
costruito a partire dall'arco preesistente.Il
ponte comunque sia fu edificato per consentire l’attraversamento
del fiume Serchio ai viaggiatori che desideravano recarsi a Bagni di
Lucca.Subì poi altri maneggiamenti, tra i quali l’apertura
di un nuovo arco(1899) per il passaggio della linea ferroviaria Lucca
Aulla. Si chiamò dapprima “Ponte di Chifenti”, poi, non più
tardi del 1526, fu chiamato “Ponte della Maddalena”, in relazione
ad un oratorio che si trovava ai piedi del ponte.Il consiglio
generale della Repubblica di Lucca nel 1670 poi ne proibiva di
passarvi sopra con ceppi e macine da mulino con l'intento di
preservare il ponte nella sua integrità Tutti, però, lo conoscono
come “Ponte del Diavolo”, perché la sua leggenda è più forte
della storia.Come è già noto, una leggenda racconta che in un
borgo sulle rive del Serchio, ad un capomastro bravo e apprezzato fu
affidato il compito di costruire un ponte tra i due borghi. Passarono
i giorni e siccome il lavoro procedeva lentamente, fu preso dallo
sconforto e dalla disperazione per il disonore che sarebbe derivato
nell'ultimare il lavoro fuori dal tempo pattuito. Gli
sforzi effettuati non contrastavano il veloce passare del tempo e una
sera, quando scoraggiato si era fermato a vedere il suo lavoro,
apparve un rispettabile uomo d'affari sotto le cui sembianze si
nascondeva il diavolo. Quest'ultimo si avvicinò al capomastro
promettendogli
di terminare il ponte in una sola notte. Egli,
dopo aver ascoltato un po' sbigottito le parole del diavolo, accettò
la proposta. In cambio di questo favore costui voleva l'anima della
prima persona che avrebbe attraversato il nuovo ponte. Il giorno
successivo gli abitanti di Borgo a Mozzano si svegliarono e trovarono
il ponte terminato. L'artigiano ricevendo i complimenti delle
persone, raccomandò loro di non oltrepassare il ponte prima del
calar del sole e si recò a Lucca per consultarsi con il Vescovo.
Egli lo tranquillizzò e gli suggerì di far sì che passasse un
maiale per primo: il Diavolo arrabbiato per essere stato giocato si
buttò nelle acque del Serchio e da allora non se ne hanno più
notizie.
I have recently acquired this antique watercolour of the bridge and am trying to identify the artist. The painting dates from 1902 and was probably painted on a Grand Tour. Shame I can't post a picture - the signature looks like Mary or Marlin.
I have recently acquired this antique watercolour of the bridge and am trying to identify the artist. The painting dates from 1902 and was probably painted on a Grand Tour.
RispondiEliminaShame I can't post a picture - the signature looks like Mary or Marlin.