"Lo scoglio, ove il sospetto fa soggiorno,Alto dal mare da seicento braccia,Di ruinose balze cinto intorno,E da ogni parte il cader minaccia Il piu' stretto sentier, che guida al Forno,La' dove il Garfagnin il ferro caccia o la via Flamminia o l'Appia nomar voglio verso quel che dal mar va in cima al scoglio. "
Il procinto e i suoi "bimbi" |
Così Ludovico Ariosto nel 1525 ricordava l'inconfondibile e sinistra sagoma del Monte Procinto (1177 m) il monte più misterioso e magico delle Alpi Apuane sulla sommità del quale, nelle notti di luna piena si andava a raccogliere magiche radici. Molti botanici vi si recavano per raccogliere specie di fiori che crescono solo sulla cuspide rocciosa come, ad esempio, la radice della mandragola. Quest’ultima doveva essere estirpata sulla cima del Procinto nelle notti di luna piena. Tutto ciò richiedeva coraggio perché si dice che, quando si tentava di strappare la pianta dalla terra, questa emetteva delle grida talmente insopportabili che, colui che la estirpava, poteva essere vinto dallo spavento e morire all’istante. Ma se, una volta raccolta, veniva ben conservata e ad ogni nuova luna si avvolgeva in un panno di lino bianco e rosso, poteva allontanare i mali
Il fiore della Mandragola che si trova sulla cima del Procinto la cui radice si dice abbia poteri speciali |
Il monte Procinto visto dalla Pania della Croce |
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