Giovanni Pascoli |
La casa bolognese di Via dell'Osservanza oggi, dove il Pascoli morì |
"...Maria mi porti
nella mia casa
per morirvi in pace
presso i miei morti"
Da San Mauro di Romagna (paese natale del poeta) era partita una delegazione per difendere anche con un atto di forza quello che per loro era considerato "un sacro diritto", a Mariù (l'amata sorella) fu proposto anche di tumularlo a Bologna accanto all'antico maestro Giosuè Carducci (morto cinque anni prima) nella Certosa cittadina o sennò nella Basilica di Santo Stefano,ma lei rimase ferma e sicura nei suoi intenti,il fratello doveva essere seppellito a Castelvecchio,così come egli aveva espresso nei suoi ultimi anni di vita e così poi come aveva scritto in uno dei sui ultimi componimenti:
"C'hio ritorni al campanile
del mio bel San Niccolò (n.d.r:la chiesa di Castelvecchio)
dove l'anima gentile
finalmente adegerò"
La decisione della sorella fu poi rinfrancata prontamente da un telegramma che veniva proprio da Castelvecchio che citava:"Popolazione intera Castelvecchio STOP addoloratissima grande sventura suo Giovannino STOP mostra suo dolore profondo unanime STOP implorando reclamando ultimo conforto venerata salma STOP ombra salici piangenti STOP",firmato Don Barrè, parroco di Castelvecchio. Insomma era una lite ed un contenzioso a "colpi" di poesia fra emiliani e toscani, tutto questo mentre nelle camera ardente allestita nella sua casa bolognese ci fu una gran folla a dare l'ultimo saluto, politici (quelli non mancano mai...),personalità culturali e sopratutto gente comune,fu una lunga fila che durò per due giorni interi. Si arrivò poi al giorno dei funerali il 9 aprile 1912
I funerali bolognesi nella basilica di San Petronio |
La folla ai funerali bolognesi del Pascoli |
La casa dove nacque il Pascoli a San Mauro di Romagna |
La lapide del loculo (ancora oggi vuota) nel cimitero di Barga dove il poeta fu posto provvisoriamente per 6 mesi |
"Sotto pioggia torrenziale salma Pascoli STOP trasportata cimitero e tumulata ore 23 STOP nessun incidente STOP".
Il timore che le spoglie del poeta nonostante l'inumazione fossero ancora sottratte crebbe con i giorni a venire,i cittadini di San Mauro si diceva non si sarebbero dati pace finchè il loro amato concittadino non fosse stato seppellito nella sua terra natia, furono rafforzate così le misure di sicurezza, per altri giorni ancora, guardie comunali insieme alla forestale ed ai carabinieri reali fecero a turno per far la guardia. Giovanni Pascoli rimase nel
6 ottobre 1912 finalmente il poeta troverà pace definitiva a Castelvecchio |
Il sarcofago dove è custodito Giovanni Pascoli oggi |
"La vita è bella,è tutta bella,cioè sarebbe,se noi non la guastassimo a noi e agli altri."
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