E'
uno dei luoghi più
visitati di tutta la Garfagnana, frotte di
turisti da tutta Europa vengono per visitare questo stupendo mondo
sotterraneo.Ma non è stato sempre così...Questa è la storia della
Grotta del Vento che inizia nel 1898 quando il turismo in Garfagnana
non si sapeva nemmeno cosa fosse.Dal 1600 fino al termine del 1800
si conosceva solo un piccolo pertugio largo pochi metri dal quale
usciva una corrente d'aria a dir poco fredda che gli abitanti del
Trimpello (piccola borgata vicino a Fornovolasco) sfruttavano come
frigorifero naturale infatti costruirono una piccola capanna proprio
sul piccolo "foro soffiante" per poi incanalare l'aria fredda all'interno della casupola e
sfruttare il vento per conservare le cibarie.Dalle informazioni che
si hanno pare che la prima persona ad entrare all'interno della
Grotta, nel 1898,
sia stata una bambina di quattro anni conosciuta con il nomignolo di Betta che, per gioco s'insinuò in questo piccolo "foro soffiante". Il passaggio era troppo piccolo per un adulto e la bambina percorse solo 10 metri e tornata all'esterno raccontò ai giovani che la convinsero ad entrare che la galleria continuava. La curiosità spinse questi giovani ad allargare l'ingresso e ad esplorare i primi 30 metri(fino all'attuale Sala dell'Orso). In quel punto dove finalmente il soffitto si alzava e la progressione diventava più semplice fu la paura per l'ignoto e probabilmente influenzati dalle credenze che a quei tempi popolavano ancora le grotte di esseri mostruosi e demoniaci che li spinse a tornare all'esterno. Le prime spedizioni scientifiche, condotte da speleologi, iniziarono nel 1929 con un'esplorazione del Gruppo Speleologico Fiorentino. Scoprirono i primi 60 metri di galleria, si arrestarono davanti ad un sifone, una galleria a forma di U riempita d'acqua. Loro pensarono di aver raggiunto il fondo della grotta e che terminasse con un lago. Solo nel 1961 gli speleologi del Gruppo Speleologico Bolognese arrivando in un periodo di forte siccità riuscirono superare il sifone e a esplorare i primi 600 metri di gallerie. Da allora si sono susseguite varie esplorazioni che hanno portato lo sviluppo complessivo a circa 4500 metri e grazie a questo oggi possiamo ammirare uno spettacolo incomparabile invidiato da tutta Italia...e non solo.
l'attuale ingresso alla grotta |
sia stata una bambina di quattro anni conosciuta con il nomignolo di Betta che, per gioco s'insinuò in questo piccolo "foro soffiante". Il passaggio era troppo piccolo per un adulto e la bambina percorse solo 10 metri e tornata all'esterno raccontò ai giovani che la convinsero ad entrare che la galleria continuava. La curiosità spinse questi giovani ad allargare l'ingresso e ad esplorare i primi 30 metri(fino all'attuale Sala dell'Orso). In quel punto dove finalmente il soffitto si alzava e la progressione diventava più semplice fu la paura per l'ignoto e probabilmente influenzati dalle credenze che a quei tempi popolavano ancora le grotte di esseri mostruosi e demoniaci che li spinse a tornare all'esterno. Le prime spedizioni scientifiche, condotte da speleologi, iniziarono nel 1929 con un'esplorazione del Gruppo Speleologico Fiorentino. Scoprirono i primi 60 metri di galleria, si arrestarono davanti ad un sifone, una galleria a forma di U riempita d'acqua. Loro pensarono di aver raggiunto il fondo della grotta e che terminasse con un lago. Solo nel 1961 gli speleologi del Gruppo Speleologico Bolognese arrivando in un periodo di forte siccità riuscirono superare il sifone e a esplorare i primi 600 metri di gallerie. Da allora si sono susseguite varie esplorazioni che hanno portato lo sviluppo complessivo a circa 4500 metri e grazie a questo oggi possiamo ammirare uno spettacolo incomparabile invidiato da tutta Italia...e non solo.
l'interno della grotta |
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