Le Alpi Apuane sono patrimonio di tutti, non hanno territorialità,sono un bene comune e noi siamo fortunati perchè le "viviamo" tutti i giorni. Apriamo la finestra di casa ed eccole lì davanti a noi maestose ed imponenti;sia d'estate che d'inverno sono luogo per le nostre passeggiate ed escursioni,inoltre gustiamo i frutti che ci dona, come funghi, castagne,mirtilli; godiamo della sua aria cristallina,insomma sono un tesoro che va difeso, ognuno a suo modo.Io nel mio piccolo lo faccio diffondendo le sue belle leggende e le sue storie e vi narro oggi di come le difendeva Aronte, un gigante posto a guardia dei nostri monti pronto a sfidare chicchessia nemico.Ma prima facciamo un po' di antefatto e
Vecchia foto rifugio Aronte |
"Aronta è quei ch’al ventre li s’atterga,
che ne’ monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese, che di sotto alberga,
ebbe tra bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle
E’l mar non gli era la veduta tronca."
La sua figura divenne così leggendaria nei secoli,l'amore di questo indovino per le sue montagne salì a simbolo di esse, tant'è che si racconta (e qui si entra nella leggenda) che Aronte era un gigante che aveva il compito datogli dagli Dei di difendere le Alpi Apuane dagli attacchi dei nemici che provenivano dal mare. Quando i primi cavatori salirono sui monti per estrarre il marmo e ferire la montagna Aronte scese a valle per impedire agli uomini di rovinare questi meravigliosi monti. Il destino volle che una volta sceso, Aronte incontrasse una giovane fanciulla e se ne innamorasse ma lei lo respinse,la disperazione e il dolore lo attanagliarono e per il dolore una volta risalito sulle vette delle Apuane morì. Fu così da quel giorno che i monti delle Apuane vollero dimostrare la loro ingratitudine e inimicizia alla gente che abitava sulle coste girandogli "le spalle"e voltarono di fatto verso il mare le loro pareti più scoscese e inaccessibili.
Il rifugio Aronte oggi |
La figura di Aronte era così entrata nel cuore degli amanti di queste montagne, che fu così che nei pressi del Passo Focolaccia (ai piedi del Monte Cavallo), il 18 maggio 1902 fu inaugurato il Rifugio Aronte, un rifugio carico di storia essendo in assoluto il primo costruito sulle Alpi Apuane, detenendo fra l'altro un ennesimo record, perchè posto a 1642 metri d'altezza, il bivacco più alto dell'intera catena. Dalla Garfagnana lo si può raggiungere lungo la strada marmifera che sale da Gorfigliano, in auto fino alla galleria del Passo della Tombaccia e di li poi a piedi fino al valico della Focolaccia, tempo di percorrenza circa due ore. Una gita da fare con serenità tanto c'è Aronte che ci protegge...
interessante
RispondiEliminaGrazie !!!
RispondiEliminama bisogna precisare anche che vogliono riaprire la cava e per questo il rifugio in questi giorni è stato classificato in zona acustica 6, cioè industriale, nonostante sia interno una ZPS. DOBBIAMO SALVARLO
RispondiEliminasabato 4 gennaio ore 16 a massa manifestazione per l'Aronte, organizzata dal CAI
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