e spesso queste leggende si confonderanno con la storia, tanto da creare una sorta di superstizione devozionale nei garfagnini. Ad esempio ecco tre storie che fanno proprio al caso nostro e fondono (come detto) al contempo storia e leggenda, tanto da non capire dove comincia l'una e finisce l'altra. La prima narrazione riguarda San Doroteo, amico fraterno del più famoso San Pellegrino
SAN DOROTEO
In tutta la Valle del Serchio, data la conformità del suo territorio
San Doroteo |
"San Doroteo era un compagno di San Pellegrino, insieme col quale peregrinava visitando i Santuari e macerandosi le carni di aspre penitenze. Quando San Pellegrino, seguendo l'impulso del cuore che era impulso divino, si portò sulle alpi di Castiglione per liberare dalle fiere (n.d.r:animale selvaggio o feroce)la gran selva tenebrosa. Doroteo lo seguì lungo la via risalendo il corso del Serchio. Giunti nelle selve di Cardoso, attraverso le quali passava la Via Romana, i santi si baciarono, s'incoraggiarono l'un con l'altro a sostenere con fermezza le lotte del demonio e della carne e si dettero l'addio per vivere solitari una vita eremitica e caritativa nella contemplazione e nella penitenza. San Pellegrino proseguì il viaggio e San Doroteo rimase nella foltissima selva di Cardoso, dalla quale poteva scorgere la selva tenebrosa dove il compagno si portava ad ammansire le fiere che dilaniavano gli uomini. Stanco dal lunghissimo viaggio, affranto dai disagi e dalle fatiche San Doroteo si adagiò sulla nuda terra, all'ombra pia di un castagno e fatta preghiera si addormentò. Doroteo la mattina dopo si risvegliò cullato dal canto soave degli uccellini. Cercò l'acqua ma non la trovò e ispirato dal cielo con il suo bastone fece un buco nel terreno dove cominciò a sgorgare acqua in abbondanza, si dice che quella è la fontana che zampilla ancora adesso presso la chiesa di Cardoso. Si costruì poi un rifugio di rami di albero ricoperti di terra. Nella selva di Cardoso il santo visse molti anni una vita rigidissima rivestito di pelli di animale e di corteccia di albero intessuta. Passava giorni e notti perlustrando la foresta per rimetere sulla buona via i viandanti che per disgrazia si erano persi. Li accompagnava presso i sentieri che portano a Valico e per quelli che portano verso la Palodina che conducono a Gallicano, talora li aiutava pure a guadare il Serchio. Si cibava di radici,
Cardoso |
SAN GUGLIELMO D'AQUITANIA
Questa è la meravigliosa e avventurosa storia di Guglielmo d'Aquitania, un santo poco conosciuto in Garfagnana, la sua storia
San Guglielmo d'Aquitania |
l'erba di San Guglielmo |
SAN GEMINIANO
Questa invece è la breve storia del vescovo che non volle diventare
San Geminiano |
l'alpicella delle Radici |
Queste sono solo alcune storie che legano i santi e la Garfagnana, ciò conferma il legame che la nostra terra ha con la Chiesa, un legame che nei secoli non sempre sarà apportatore di bene...
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