Guerriero Ligure Apuano |
Tito Livio |
Territorio Apuano |
L'antico Porto di Luni (oggi frazione di Ortonovo prov di La Spezia) |
L'impervio territorio apuano oggi |
generali romani con gli anni si susseguirono ad un ritmo vertiginoso e frenetico, nessuno nonostante le vittorie riportate piegò in maniera definitiva il valoroso popolo apuano.Ci fu però un fatto che cambiò le sorti della guerra, quando gli Ingauni (n.d.r : stanziati nei pressi di Albenga) furono definitivamente sconfitti e resi inabili alla guerra,con questa azione gli Apuani potevano essere stretti in una morsa a tenaglia da nord a sud e fu proprio così che nella Liguria orientale i Romani si preparavano ad una azione risolutiva, tanto da raccogliere quattro nuove legioni che raggiunsero lo spaventoso numero di 35.800 uomini, di rincalzo è bene specificare che ben tre eserciti gravitavano intorno al territorio apuano pronti casomai ad intervenire ce ne fosse stato bisogno. Nel 180 a.C le quattro legioni agli ordini di Publio Cornelio Cetego e di Marco Bebio Panfilo si mossero inesorabilmente contro gli Apuani con l'intenzione di risolvere definitivamente il "problema apuano".I nostri antenati furono colti completamente di sorpresa perchè l'esercito romano era sceso in battaglia prima del consueto, cioè prima che (come usanza voleva) assumessero il comando i nuovi consoli e così quasi senza colpo ferire furono costretti alla resa dodicimila Apuani.A vittoria ottenuta i due capi militari consultarono il Senato romano sul da farsi e fu presa una clamorosa ed indegna decisione, quella di deportare nientedimeno che quarantamila capifamiglia con mogli e figli e confinarli nel lontano Sannio (n.d.r: regione nel sud italia compresa fra Abruzzo,Molise e Campania) per fare così in modo che questa razza fosse per
sempre estirpata da questi luoghi e non potesse così creare problemi futuri alle conquiste romane. Qui in questa regione (il Sannio) vivranno per secoli in un isolamento etnico umiliante con il nome di Ligures Baebiani e Corneliani, dal nome dei consoli che li sconfissero. Nel frattempo le legioni proseguirono nella loro pulizia etnica catturando ancora settemila capifamiglia che subirono la solita sorte. Sopravvissero ancora nella loro terra e in vallate isolate poche migliaia di imprendibili Apuani che dopo molti anni di pace si ribellarono nuovamente nel 155 a.C, ma vennero inevitabilmente spazzati via dai soldati del console Marco Claudio Marcello che chiuse in modo risolutivo la "questione apuana", tanto da ottenere quel trionfo tanto agognato e sperato dai suoi molteplici precedessori nella gloriosa Urbe ed una dedica di riconoscenza da parte degli abitanti di Luni.
Finiva per sempre così la gloriosa epopea dei Liguri Apuani, un popolo coraggioso, fiero ed indomabile che solo la deportazione e quasi quarantamila legionari romani cancellarono per sempre dalla faccia della Terra.
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