Partigiani garfagnini in azione |
Tutto, come per tante altre formazioni partigiane, cominciò con l'8 settembre 1943, ormai tutti sappiamo i fatti di quel giorno che non starò qui a narrare, ma l'evidente situazione di sbando totale del Paese era evidente a tutti, molti soldati con l'inizio dell'anno 1944 disertarono piuttosto che aderire alla neo Repubblica Sociale di Mussolini, molti prigionieri alleati nella confusione generale di quel periodo fuggirono dai campi di prigionia nascondendosi nell'impervia Garfagnana.
I tedeschi si preoccuparono presto del problema ed emanarono bandi per cercare di ricatturarli, fin dal 14 settembre 1943 il comandante del presidio tedesco di Castelnuovo Garfagnana diffidava dall'aiutare i prigionieri fuggiti e i renitenti e prometteva di ricompensare con 5000 mila lire, viveri e tabacchi chi avesse aiutato a catturarli. Ma la nostra gente, per quell'innato senso di ospitalità e solidarietà umana accolse e aiutò tutti, in molti casi senza neppure pensare di commettere qualcosa di illecito e questo in pratica fu il primo vero atto di ribellione e di ostilità nei confronti dei tedeschi, infatti molti garfagnini che non si erano presentati alle armi per la Repubblica Sociale, rimanevano nascosti nelle capanne e nei metati,aiutati dai familiari, molti di questi decisero però di uscire da questo "impasse" e salirono sui monti e formarono di fatto le prime bande partigiane che, in origine, erano costituite quasi esclusivamente da persone che si nascondevano e basta e in questo quadro nacque così il Gruppo Valanga.
Siamo negli ultimi mesi del 1943 quando il ventiduenne Leandro Puccetti studente universitario di Gallicano iscritto alla facoltà di medicina e chirurgia decide di rompere ogni indugio, l'ardore
Leandro Puccetti comandante del Valanga |
Pianiza oggi, dove era l'accampamento del Gruppo Vlanga |
Rifugio Rossi alla Pania. Luogo di una tragica battaglia del Valanga |
Arrivò poi il fatidico 29 agosto 1944,la battaglia del Monte Rovaio, una fra le più famose battaglie della II guerra mondiale in Garfagnana, se non la più famosa sicuramente la più controversa.Più versioni sono state dette e scritte su questa battaglia e vi rimando caldamente ad un mio vecchio articolo poichè tale battaglia non merita sicuramente due righe per cui se interessa cliccate qui http://paolomarzi.blogspot.it/2014/09/29-agosto-1944settantanni-fa-la.html . Intanto verso settembre il Gruppo Valanga si era ricomposto. De Maria dopo la battaglia del Rovaio e la tragica morte del comandante Puccetti aveva le redini del comando del gruppo partigiano. Oltre ad elementi del posto e agli emiliani,si precisa in una lettera di De Maria ad Oldhman (n.d.r:comandante della
La cappella in ricordo dei partigiani morti sul Monte Rovaio |
Fu questo l'ultimo atto della storia del Valanga che il 6 ottobre del 1945 fu sciolto. De Maria lasciò liberi tutti quelli che lo desideravano.Il comandante prosegui la sua avventura con altri componenti dell'ormai disgiunto Gruppo Valanga che non vollero far ritorno a casa e si unirono di fatto agli alleati per combattere insieme.Per questi nuovi soldati gli americani costituirono una compagnia speciale la "Compagnia C". Questi uomini rimasero sul fronte fino alla fine del conflitto, ma alcuni seguirono l'avanzata degli alleati fino a Milano.
Una vecchia foto di Silvano Valiensi |
Per questo voglio ancora ricordarli con una strofa di una bellissima poesia intitolata "Il nemico" sui fatti del Monte Rovaio di Silvano Valiensi, maestro, poeta e partigiano del Gruppo Valanga:
Avete pagato voi soli,compagni,
caduti nel sole d'Agosto sul monte
Neppure una stilla di sangue
per voi fu versata,ragazzi inesperti,
pagaste,felici e coscienti, il tributo:
moriste voi soli per tutti
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