Oramai la sua storia la conosciamo tutti e per tutti non intendo solo noi garfagnini, la storia del paese sommerso di Fabbriche di Careggine è conosciuta in tutto il mondo. I periodici, i quotidiani e i giornali d'Italia e d'Europa nel corso degli anni hanno scritto fiumi d'inchiostro su questa meraviglia. I titoli più singolari svariavano. E se "Il Corriere della Sera" nel 1994 lo definiva "il paese che appare e scompare", la rivista del Touring Club "Qui Touring" lo qualificò come "la Pompei del '900", addirittura il quotidiano newyorkese "Herald Tribune" così scrisse: "a tuscan atlantis resurfaces as tourist mecca", ossia, "un'atlantide toscana riemerge come una mecca turistica". Ma dietro a questi eclatanti titoli a quattro colonne esiste tutta un'altra secolare storia, fatta da uomini, da donne, da una comunità costruita su gente che lavorava. Si, perchè la storia di Fabbriche di Careggine non cominciò in quel 1947 quando il paese venne sommerso dalle acque della diga di Vagli, quell'anno coincise solamente con l'inizio della sua notorietà,casomai quella data va ricordata come la sua fine. La sua storia infatti principiò molti secoli prima, una storia che pochi sanno o che molti hanno trascurato per dar risalto alle sue più note vicende, ma che vale la pena di non dimenticare, per il rispetto di tutte quelle persone che per circa sette secoli li hanno abitato. Tutto infatti ebbe inizio in una parte d'Italia molto lontana dalla nostra amata Garfagnana. Eravamo nel 1225 quando Ezzelino III diventò signore, podestà e capitano del popolo di Verona. Ezzelino era un condottiero di parte ghibellina, fedelissimo dell'imperatore Federico II di Svevia che lo nominò addirittura vicario imperiale di Lombardia. Questa sua nomina fu l'inizio della fine della libertà dei comuni del nord Italia. Saccheggi, omicidi,
Ezzelino III |
Monte Tambura |
L'interno della chiesa di San Teodoro |
Il paese prima di essere sommerso |
Il paese prima di essere sommerso |
foto tratta da "Daniele Saisi Blog" |
- La foto di copertina è di Getty Images
Ero un bimbetto quando hanno effettuato i lavori e abitavo in Verilia...Ricordo i camion che, rumorosi salivano la via d'Arni per portare i materiali a Isola Santa, dove costruivano un invaso satellite.Allora non conoscevo Fabbriche,ma sono capitato,intorno al 1950,a Isola dove ho potuto ammirare l'invaso, non ancora del tutto riempito,con le case che affioravno dall'acqua:uno spettacolo indimenticabile.Se svuoterannoil lago di Vagli,di sicuro non manchero',pur sapendo che ci sara' un'invasione i persone a rovinare il panorama.
RispondiEliminaGrazie per la tua bella testimonianza !
EliminaMio nonno era un fabbrichino, il cognome era Toni. Alcune ricerche fatte da una sua sorella ancora in vita, sembra che avessero discendenza nobile, dice che sua nonna era una contessa. È possibile?
RispondiEliminaOltre a Fabbriche di Careggine, nella prima parte del fondo valle, c'era anche Piari.
RispondiEliminaRICORDO UN BELLISSIMO TREKKING nel 2018 credo da quelle parti dal lago fino al paese di Campocatino e all'eremo di san VIVIANO..... fortunatamente trovato aperto.....
RispondiEliminaBravo, Paolo!
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