Le cavità delle otturazioni dei denti del Riparo Fredian (foto tratta da Live Science. Credit Stefano Benazzi) |
Gli incisivi ritrovati al Riparo Fredian (foto tratta da Focus.it) |
divenne così fonte principale d'alimentazione.Qui si praticò la caccia anche ai piccoli mammiferi come lepri, castori e conigli e in questi antichi uomini nel medesimo periodo si intensificò pure la raccolta di bacche e frutti spontanei, in particolare è ben testimoniata la raccolta delle nocciole, data l'abbondanza dei resti di gusci carbonizzati rinvenuti. Fra le varie scoperte fatte, sono stati ritrovati anche utensili in selce di svariate forme (trapezi,triangoli e semi-lune)che certificano che lo strumento di caccia prediletto era la lancia, queste piccole pietre si presume che fossero la punte di queste lance che potevano eventualmente essere usati come frecce e arpioni. Tutti i numerosi ritrovamenti avvenuti in questo sito garfagnino convalidano la tesi che questo posto è fra i più importanti dell'Italia centrale in fatto di preistoria, proprio perchè è ben documentato che qui vi fosse una popolazione stanziale che si spostava solamente nella montagna sovrastante in estate, mentre d'inverno quando in altura cominciava il freddo pungente faceva nuovamente ritorno a valle. Il Riparo Fredian fra le altre cose ha segnato la sua fortuna e il suo destino proprio nei denti, tanto è vero che tra gli svariati resti ossei che sono stati recuperati di animali estinti ci sono due premolari del mitico leone delle caverne, forse di per sè vorranno dire poco, ma quei denti appartengono all'ultimo leone finora documentato sul territorio italiano. Questo fantasmagorico felino è vissuto nelle Alpi Apuane
il leone delle caverne del paleolitico |
ombra di dubbio la più antica otturazione al mondo, cosa ancor più sorprendente invece è che già al tempo ci fossero conoscenze rudimentali in materia odontoiatrica, a sostegno di questa tesi il professor Stefano Benazzi (docente presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Bologna)ci dice che attraverso l'analisi dei denti di questo uomo preistorico,(fatte con diverse tecniche di microscopia) sono stati individuati due fori centrali, trattati con piccole incisioni, per meglio capirsi queste cavità furono scavate e allargate presumibilmente per ripulire l'area dalla carie e con ogni probabilità questa operazione fu effettuata con schegge di pietra (l'equivalente del trapano attuale del dentista moderno):- Sulla parete dentale-ci dice ancora Benazzi- abbiamo trovato una serie di minuscoli segni orizzontali-. Ma il dettaglio sorprendente non risiede in queste incisioni, ma nella specificità del trattamento, infatti i ricercatori attraverso svariate metodologie di indagine che vanno dai microscopi elettronici a scansione per arrivare alla tomografia ai raggi X, hanno individuato all'interno dei denti tracce di bitume, associate a fibre vegetali e peli animali e se i frammenti vegetali e i peli potrebbero essere rimasti "intrappolati" accidentalmente nella cavità, la presenza di bitume al suo interno non può essere casuale, quindi questa è (così dicono gli esperti) una vera e propria cura con finalità terapeutica e questo mix di fibre vegetali, peli e bitume è da considerarsi una vera e propria pasta per otturare l'apertura, ridurre il dolore e impedire al cibo di andarsi a
Gli incisivi del Riparo Frediam (foto tratta da macedonialine.eu) |
Rimane quindi per questi universitari un'immensa soddisfazione per le ricerche fatte, i dettagli di questo studio sono stati pubblicati nientedimeno che nella famosissima rivista scientifica "American Journal of Physical Anthropology"
Gli incisivi di "Fredian 5" sono quindi il più antico esempio di
La famosa rivista |
Bibliografia:
- "American Journal of Physical Anthropology" pubblicazione del 27 marzo 2017
- 6° Convegno di Archeozoologia. Università di Pisa
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