Il trittico di Borsigliana |
Il basamento con la firma dell'artista (foto tratta dal sito news-art.it) |
Siamo in quegli anni che il ducato di Ferrara è retto da Ercole I
Talada (Reggio Emilia) |
La bottega di un'artista |
Lo stile pittorico in cui si specializzò Pietro, era fuori dal tempo, era quel tardo gotico lontano dalla realtà sociale dell'epoca. Eravamo in epoca rinascimentale, le pitture cercavano la corposità degli oggetti, la prospettiva, la proporzione e l'attenzione ai paesaggi naturali, mentre il tardo gotico si caratterizzava per una direzionalità verticale, con figure allungate e diafane e con ricchezza di decorazioni e ornamenti, spesso i temi trattati da questo stile erano prevalentemente religiosi e le più volte il supporto preferito su cui dipingere erano le tavole. Anche il maestro di Borsigliana preferiva dipingere su tavola. Le tavole migliori per dipingere erano di pioppo, di tiglio o di cipresso, assolutamente non il castagno, albero di cui era ricca la Garfagnana, poichè il tannino contenuto avrebbe alterato sicuramente i colori. Da queste tavole ecco nascere l'opera per eccellenza di Pietro da Talada: "il trittico di Borsigliana", un'opera magnifica,
Particolare del trittico di Borsigliana |
La chiesa di Santa Maria Assunta dove si trova il trittico di Borsigliana |
La Madonna con bambino di Rocca Soraggio oggi a Lucca |
San Giovanni e il pentimento della veste |
Una storia misteriosa quella di Pietro da Talada, una storia che si perde nei meandri del tempo e che diventa quasi leggenda, un pittore dalla spirito quasi francescano che dipinge fra i poveri e per i poveri, non nelle grandi città rinascimentali, non fra le grandi signorie del tempo, ma fra la gente umile, abituata alla fatica e che realizza questa opere in chiese solitarie e sperdute. Capolavori per un popolo di boscaioli e pastori, un pugno di opere che ci fanno capire la levatura di un pittore prodigioso che qualcuno ha definito uno dei più grandi artisti del nostro tempo.
Bibliografia:
"Pietro da Talada- un pittore del quattrocento in Garfagnana" di Normanna Albertini. Garfagnana editrice 2011
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