scoperta durante i lavori di restauro e recupero della Rocca Ariostesca a Castelnuovo Garfagnana (Lucca), struttura militare fortificata risalente al Medioevo. Gli operai delle ditte incaricate dei lavori hanno notato un abbassamento di una parte di pavimento del piano terra e da lì a poco, spostando una notevole quantità di detriti, dal sottosuolo è emersa una stanza segreta: si tratta di un vano o di un passaggio la cui presenza era finora rimasta sconosciuta e non è escluso che possa condurre ad altre stanze dell'antico palazzo che fu anche la dimora di Ludovico Ariosto". Sono le 20:15, l'Agenzia Nazionale Stampa Associata, a tutti meglio nota come ANSA (la quinta agenzia d'informazione al mondo) rilancia la clamorosa notizia. E pensa un po' che avevo creduto di chiudere quella giornata davanti alla tele in maniera tranquilla e rilassata. La notizia invece mi riportava a ricordi di quand'ero bimbetto. Infatti chi fra noi non ha mai immaginato di avere per sè un luogo dove dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni, lontano da sguardi indiscreti? E' sempre stato un mio sogno, ma l'ho sempre visto come un'idea uscita solo dai libri o dai film, ma non è sempre così, anzi... Chi studia "castellologia" sa benissimo che nel primo medioevo sia nelle massicce fortezze o negli imponenti manieri era piuttosto usuale scavare cunicoli, passaggi e stanze segrete a vari metri di profondità. Un lavoro duro, da talpe, che veniva fatto con abbondante forza lavoro che creava questi sotterranei, talvolta piccoli ed angusti, altre volte talmente grandi da permettere il passaggio di una carrozza. D'altronde la vita dentro un castello era dura e abbastanza scomoda, si doveva vivere alsuo interno cinti da alte mura di protezione, si doveva rientrare dentro di esse a determinate ore prestabilite, dopodichè, chi non rientrava sarebbe rimasto fuori a passare la notte in preda ai briganti, malfattori e nemici vari. Fra tutti questi nemici i più temuti erano quegli eserciti che in alcune occasioni assediavano la roccaforte di turno e quando da parte degli assediati ormai anche l'ultima speranza di resistere al nemico spariva, quale miglior soluzione per salvarsi la vita c'era che fuggire attraverso stanze che portavano a dei passaggi segreti? Questi passaggi, spesso conducevano verso impenetrabili selve nascoste alla vista di chicchessia o anche in direzione di altre inaccessibili fortezze. In questa fuga verso la salvezza avevano la precedenza i reali o i Signori del castello, si doveva in questo modo evitare un pericoloso vuoto di potere, ma non solo, un'altra funzione di questi passaggi era quella di avere un fondamentale ricambio di soldati fra una fortezza e un'altra. Quello che però è evidente che queste stanze segrete non sono un'invenzione medievale, già ai tempi dell'antico Egitto illustri architetti progettavano e realizzavano immensi monumenti funerari che prevedevano stanze e passaggi segreti per proteggere i tesori del loro faraone, alcune di queste ancora oggi rimangono segrete. Tornando a casa nostra uno dei passaggi segreti più famosi è quello del Castello Sforzesco di Milano, che si snoda fra cunicoli attraversabili anche a cavallo, fino ad arrivare alla campagna aperta. Altrettanto famoso è quello del Passetto di Borgo, un passaggio che collega il Palazzo Vaticano con Castel Sant'Angelo,
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Passetto di Borgo |
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Fortezza di Mont'Alfonso |
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La rocca Ariostesca |
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La stanza segreta trovata a Castelnuovo (foto de "Il Tirreno") |
Bibliografia
- "Garfagnana isola fantastica" di Alberto Cresti, edito Banca dell'Identità e della Memoria, anno 2020