Il terremoto del 1920 in Garfagnana (foto collezione Silvio Fioravanti) |
il terremoto visto nel 1500 |
A confermare questo è la data del successivo sisma che risale (così dicono le cronache) all'8-10 giugno 1641, le scosse furono avvertite nell'intera Lunigiana e Garfagnana e sopratutto la zona più colpita fu l'abitato di Pontremoli. La documentazione in questo caso è molto lacunosa, le fonti addirittura non riescono nemmeno a stabilire il
Le faglie attive presenti da secoli in Garfagnana |
Un altro fatto da sottolineare è che dai dati presenti in archivi storici si passa a momenti di intensa attività sismica a momenti di calma assoluta. Una tesi a riguardo sostenuta dagli esperti dice che tali periodi potrebbero essere effettivamente dovuti a un rallentamento dei movimenti geodinamici del sottosuolo (parolone degli esperti...non mie!) ma è anche possibile che vi siano ancora delle omissioni nei documenti. A prova di tutto questo eccoci allora di fronte a un salto temporale di cento anni e ritroviamo notizia di un forte terremoto nell'anno 1740. A proposito, il 1700 sarà il cosiddetto "saeculum horribilis" ("il secolo orribile") per quanto riguarda i terremoti in Garfagnana, saranno ben tre quelli violenti che colpiranno la valle. Il primo come detto correva l'anno 1740, era il 6 marzo quando il sisma colpì sopratutto la Garfagnana, l'area dei danni si estese a parte della Versilia e all'appennino modenese. I forti danni subiti appartenevano a stati diversi e sono documentati negli archivi estensi, lucchesi e fiorentini (così come era divisa politicamente la zona). Uno dei centri più danneggiati fu Barga dove si contarono tre morti, in più crollarono diverse case e molte furono danneggiate, si può calcolare che questo sisma sia stato dell'VII° della scale Mercalli e di magnitudo 5,2. Passano solo sei anni e il 23 luglio 1746 la paura torna a fare la padrona con un'altro terremoto dell'VII° scala Mercalli magnitudo 5,1. I paesi più danneggiati furono ancora Barga e Castelnuovo, la sequenza iniziò il 9 luglio e continuò fino ad ottobre, la gente si trasferì in campagna e costruì baracche. Arrivò così anche il 21 gennaio 1767, questo terremoto causò i suoi danni più gravi a Fivizzano dove ci furono gravi lesioni alle abitazioni, agli uffici pubblici e alle chiese. Eravamo in periodo di carnevale, vennero sospesi tutti i festeggiamenti, sostituiti da lunghe veglie di preghiera, stavolta questo sisma fu il maggiore per intensità di tutto il secolo, si toccò il VII° della scala Mercalli ma il suo magnitudo fu di 5,4.
Questo invece è il terremoto dei nonni dei nostri nonni e questo fu veramente catastrofico, era l'11 aprile del 1837, l'origine del
Campo di residenza provvisorio per gli abitanti di Villa Collemandina 1920 (foto collezione Silvio Fioravanti) |
Eccoci infine ai "giorni dell'apocalisse" che tutti conosciamo e di cui abbiamo sempre sentito raccontare. Era il 7 settembre 1920, la scossa (X° Mercalli magnitudo 6,5) interessò un area di oltre 160 chilometri quadrati, fu avvertita a Genova, Reggio Emilia, Pisa e anche a Milano, i morti furono ben 171, i feriti 650, migliaia di persone senza casa. Le scosse di assestamento durarono fino all'agosto del 1921 (per saperne di più leggi http://paolomarzi.blogspot.it/2014/09/7-settembre-1920-il-grande-terremoto-i.html) .
Così da secoli in Garfagnana viviamo con questa spada di Damocle sulla testa e con l'angoscia di sentire che c'è qualcosa di più
Il biglietto della lotteria in sostegno delle popolazioni colpite della Garfagnana 1920 |
Bibliografia
- Sismicità storica in Garfagnana- Dipartimento della Protezione Civile
- "Garfagnana la valle dei terremoti" di Claudio Vastano Garfagnana editrice
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