Minatori nelle miniere di ferro di Monteleone Spoleto |
In Garfagnana abbiamo poca conoscenza dell'esistenza di miniere, conosciamo il durissimo lavoro dei cavatori di marmo, ma abbiamo dimenticato che anche nella nostra valle esistevano miniere, per la precisione miniere di ferro. Il primo centro siderurgico della Garfagnana ebbe la sua nascita a Fornovolasco, l'origine del paesino vide la luce verso la fine del 1200, grazie proprio a queste miniere e dai forni che servivano per fondere il ferro. Leggenda, o verità, bene non si sa, narra che un certo conte Volaschio, mastro fusore, proveniente dal bresciano fosse a capo di una squadra di uomini dediti a questo mestiere, che trovarono proprio in queste terre ampie aree boschive per alimentare i forni fusori, insieme alle
Fornovolasco (foto tratta da Daniele Saisi blog) |
Quello che rimane oggi della Miniera Monticello Le Pose (Foto tratta da Speleoclub Garfagnana C.A.I) |
Ercole I d'Este colui che incentivò le miniere di Fornovolasco |
Sito minerario delle "Bugie" oggi (foto tratta Speleoclub Garfagnana C.A.I) |
Lo scoglio, ove il sospetto fa soggiorno,
alto dal mare da seicento braccia, e ruinose balze cinte intorno,
Ludovico Ariosto governatore di Garfagnana |
e da ogni parte il cader moinaccia:
il più stretto sentier, che guida al Forno,
la dove il Garfagnin il ferro caccia
Diciamo che la visita dell'Ariosto chiuse per sempre un periodo pieno di speranze e illusioni. Nei secoli a venire si alternarono periodi di fiducia e di altrettanto sconforto. Nel 1636 gli Estensi diedero il via ad un nuovo progetto in Trombacco(a tre km da Fornovolasco) attivando uno nuovo scavo per una nuova miniera che sembrava foriera di nuove prospettiva. In realtà il materiale era scarso e l'attività quindi durò circa dieci anni. Nel 1702 sul sito minerario delle "Bugie" venne usata una nuova tecnica di scavo: la polvere da sparo, questa innovazione che in un colpo solo faceva il lavoro di cento uomini portò alla riattivazione delle miniere(che già erano state chiuse negli anni precedenti) e dei forni di Trombacco e Fornovolasco, ma dopo pochi anni il filone si esaurì, bisognò ricorrere di nuovo al ferro dell'Isola d'Elba.
Il 1800 portò poi una sostanziale novità, cessarono tutte quelle licenze a persona che negli anni portarono alla morte di molte
Palazzo Roni a Vergemoli La famiglia del monopolio del ferro di Fornovolasco |
Oggi le miniere di Fornovolasco si presentano così (Foto tratta da Speleoclub Garfagnana C.A.I) |
Quello che rimane di questa storia non sono le miniere e nemmeno la loro interessante storia, quello che rimane di questo articolo sono quelli che Charles Dickens definiva "i perseguitati dell'inferno": i minatori. Una vita breve ed intensissima. La maggior parte di loro non raggiungeva i cinquant'anni d'età, morti di lavoro a causa dei crolli e di intossicazioni polmonari. La loro morte nella comunità non destava nemmeno stupore, era la
Bambini minatori in Pennsilvanya (U.S.A) |
Bibliografia
- "Le miniere di Fornovolasco" a cura dell'Associazione Buffarello Team
- "Breve storia del lavoro in miniera" Mursia 1973
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