Aldo Moro a Castelnuovo Garfagnana, affacciato dalla Rocca Ariostesca (1967) |
Il manifesto del film "Anni di Piombo" |
Nonostante tutto in quegli anni la Garfagnana sembrava lontana anni luce da quelle tremende stragi che sconvolsero un Paese intero. Tutto questo si svolgeva nelle grandi città e il viver quotidiano della valle risentiva marginalmente di queste tragedie...ma le indagini degli inquirenti che seguirono negli anni scoprirono un altro mondo, che nessuno si sarebbe mai immaginato. La Garfagnana fu indifferentemente per anni rifugio per terroristi di destra e di sinistra, centro di addestramento alla guerriglia e fu usata come base per pianificare gli attentati più efferati che colpirono la Nazione.
Infatti un doppio filo rosso e nero attraversava la nostra valle.
foto simbolo degli anni di piombo |
Per Luigi Vigna magistrato |
il treno italicus e i suoi morti |
Come detto però non fu solo il terrorismo "nero" ad insinuarsi nel
Mario Moretti, pianifico il rapimento e la morte di Aldo Moro |
D'altronde i brigatisti di qualsiasi fazione fossero niente lasciavano al caso e per preparare i sanguinosi omicidi in quei violenti anni avevano bisogno di una certa preparazione all'uso delle armi e com'è risaputo (anche se niente di questo è supportato da tesi ufficiali) nella valle esistevano dei veri e propri campi di addestramento all'uso delle moderne armi da
la mitraglietta Skorpion |
Quel duro periodo storico all'inizio degli anni '80 si concluse e così come se niente fosse, tutto questo passò sopra la testa degli ignari garfagnini che al tempo niente
Il "Corriere della Sera" titolava così il giorno dopo la strage di Piazza Fontana |
Bibliografia
- "La Garfagnana tra brigate rosse e gruppi neofascisti durante gli anni di piombo" di Andrea Giannasi da "Il Giornale della Garfagnana" 2 febbraio 2017
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