Facciamo chiarezza subito su questa cosa, che a molti potrà risultare strana e bizzarra.
Napoleone come tutti sappiamo nacque in Corsica (Ajaccio)nel 1769 quando ormai da poco più di un anno l'isola era stata ceduta dalla Repubblica di Genova alla Francia. La stirpe dei Bonaparte difatti vantava nobili origini toscane e a quanto pare si trasferì in Corsica nel 1567, entrando da subito a far parte della piccola borghesia corsa. In Corsica la lingua ufficiale era l'italiano e Napoleone nacque e crebbe parlando italiano, i suoi genitori erano italiani al 100%, tant'è che Carlo Maria Buonaparte (padre del futuro imperatore di Francia)si laureò avvocato all'università di Pisa e il casato della madre, Maria Letizia Ramolino, faceva parte della nobile stirpe toscana che porta tal nome. Non a caso nel suo esilio di Sant'Elena ebbe così a dire:"Io mi sento italiano o toscano piuttosto che corso".
Nondimeno si fece scrupoli della Patria dei suoi avi, quando nel
la casa dove nacque Napoleone ad Ajaccio |
Elisa Bonaparte |
Facciamo quindi questo curioso viaggio franco-dialettale lasciato in eredità a tutta la Garfagnana (e alla provincia di Lucca in genere) da sua maestà Napoleone Bonaparte.
Cominciamo prima con una curiosità. Quante volte abbiamo sentito dai nostri nonni parlare di FRANCHI riferendosi alle vecchie lire? Ebbene, dopo la rivoluzione francese, in Francia venne adottato come moneta unica il franco che sostituiva la livre (la lira), anche in Italia con l'avvento di Napoleone, durante la seconda campagna d'Italia venne introdotta la lira (vecchio nome della moneta francese) e così in una sorta di confusione "monetaria" si confondevano le due valute che generalmente venivano appunto chiamate "franchi". Del TIRABUSCIO' che dire? Il vocabolo deriva da "tire-bouchon", ovverosia cavatappi. O sennò chi non ha sentito da qualche anziano l'esclamazione: TAMPI'? come a significare: pazienza! Questo termine nasce da "tant pis". Chi non ricorda invece il bel "COMO'" della
comò |
bugia |
Insomma, questa è la prova di come le conquiste di questi valorosi condottieri non cambiano solamente la politica di una nazione e il suo modo di vivere, ma certe volte arrivano a modificare anche il modo di parlare. Da questo punto di vista, meglio di noi italiani non lo sa nessuno, dopo millenni ancora oggi le vittorie di Roma hanno segnato per sempre il modo di parlare di milioni e milioni di persone e proprio la lingua parlata dai romani, la lingua latina è il fondamento degli idiomi fra i più parlati (Francese, Spagnolo e Portoghese)...Roma docet...
Bibliografia
- Un particolare ringraziamento a Giampiero Della Nina che mi ha permesso di attingere da un suo articolo per ricercare queste bizzarre parole
Molto interessante—grazie
RispondiEliminaBello
RispondiEliminaThank you, very informative, Loretta mattei
RispondiEliminaNon sapevo di questo
RispondiEliminaVi ringrazio
Molto interessante
RispondiEliminaGrazie per queste note. A Lucca abbiamo anche "Mi rigretto", cioè mi dispiace, dal francese je me regrette, molto carino secondo me.
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