La partita di Natale del 1914 |
La mitica rovesciata di Piola |
Questa è la storia di Joe Rinaldi, nato in località la Barca vicino a Gallicano, ed emigrato negli Stati Uniti negli anni '50 del '900 e oggi pensionato felice dopo 45 anni di lavoro nella mitica Union Pacific Railroad (ferrovia U.S.A). La storia di questo arzillo novantenne garfagnino mi è arrivata via e-mail dai suoi figli. La storia di Giovanni (oggi Joe), come tante storie di emigranti è interessantissima, si narrano le mille peripezie fatte per farsi una posizione sociale degna di tale nome, si racconta ancora della fame patita prima di trovare un lavoro ma... io leggendo queste vicende non sono rimasto particolarmente attratto da quello che gli era capitato negli States, ma mi interessava molto di più un brano di questa mail dove raccontava della sua grossa passione per il calcio e... "di partite di pallone nella piana di Mologno contro i soldati tedeschi..."
Un'immagine del film "Fuga per la vittoria nella foto Ardiles, Stallone, Pelè, Moore |
"Eravamo sempre i soliti, io, il Mario, il Beppe, il Luciano e il
La Barca (Gallicano) luogo di origine di Joe |
una buca avevamo nascosto anche il nostro pallone che era una vera e propria meraviglia, era una palla fatta con i "cenci" dismessi di casa, una pezza l'avevo portata io, l'altra il Mario, insomma ognuno aveva contribuito a fare il nostro pallone, fatto di stoffa "appallottolata" e legata insieme con un filo, il tocco in più a fare si che somigliasse ancora di più ad una vera palla l'avevamo dato con il grasso di maiale rubato a casa, si perchè una volta fatta la palla l'avevamo tutta cosparsa con il grasso, in modo che le pezze di stoffa rimanessero rigide, così non si sarebbero sfilacciate; il più era quindi fatto, per cominciare una partita a quel punto bastava poco, infatti la porta era fatta con due bastoni che fungevano da pali e siccome eravamo in dispari uno a turno stava in porta e gli altri quattro facevano la partita due contro due, non vi immaginate il divertimento, la spensieratezza, intorno a me non vedevo le nostre montagne ma vedevo spalti festanti a ogni mio gol, addosso non mi vedevo la pesante
Torino stagione 1943-1944 |
Soldati tedeschi |
Foto tratte da La partita del Natale 1914 |
molto bello perchè il calcio aveva buttato giù la barriera che idealmente ci divideva, anzi il gioco ci aveva uniti in una vera amicizia. Questi soldati da quel poco che si capiva venivano da Gallicano e anche loro scappavano per giocare a calcio, mentre noi fuggivamo all'insaputa dei nostri genitori, essi da quella del loro comandante, questo ci rendeva ancora di più amici e complici. Non mi ricordo quanti giorni durarono queste partite, sicuramente qualche settimana, ricordo ancora che a ogni partita c'era in palio un premio che loro portavano, quando una cioccolata, quando un pezzo di pane, quando qualche scatoletta... ma alla fine che si vincesse o si perdesse il premio ci veniva sempre lasciato... Un brutto pomeriggio tutto cambiò. La partita che stavamo giocando insieme agli amici tedeschi era in pieno svolgimento, ad un tratto dalle piante che davano verso Mologno ecco una decina di nazisti con a capo un comandante... non ti dico le urla di questo comandante che inveiva contro i nostri amici; il piccolo plotone prese a calci le porte, gli elmetti e i giacconi dei giocatori tedeschi, noi eravamo impietriti ... che succederà?... una raffica di mitra ci fece scappare come il vento... un soldato aveva sparato in aria proprio con l'intento farci fuggire. Quel giorno li finirono per sempre gli incontri internazionali fra Italia e Germania. Un bieco ufficiale tedesco aveva interrotto per sempre un bella amicizia...da grande poi sono riuscito a capire ancor di più l'intervento di quel plotone in quel maledetto giorno, la spietata logica della guerra aveva i suoi perchè, fraternizzare con "il
Il monumento che ricorda la mitica partita di quel lontano Natale 1914 |
- Special thanks to Joe for his beautiful testimony (june 2019 Maine, U.S.A)
BELLISSIMA STORIA!
RispondiEliminaGrazie!!!
Eliminaanche a Ponte a Moriano fu giocata una partita di calcio fra soldati tedeschi e ragazzi italiani. Purtoppo non credo che siano rimasti testimoni che possano nnarrarcela.
RispondiEliminaPeccato veramente che non siano rimaste testimonianze. Sarebbe stato bello che qualcuno avesse raccontato di questa partita
RispondiEliminaCaro Paolo, leggo sempre volentieri i tuoi scritti. Ti chiedo un favore. Sto scrivendo un libro intitolato "Scrittori di guerra lucchesi" e vorrei inserire questo ricordo di Joe Rinaldi, naturalmente citando il tuo sito come fonte della notizia. Puoi darmi l'autorizzazione a farlo? Te ne sarei grato. Resto in attesa.
RispondiEliminaSenza nessun problema. Ben volentieri . Grazie
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