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Gulì |
Per una volta quindi lasceremo perdere il protagonista principale di cui già si è tanto scritto e parlato e racconteremo del suo piccolo e fidato amico che il poeta considerava addirittura il suo alter ego a cui confidare le sue imprese e le sue sventure.
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La tomba del merlo Merlino nel giardino di casa Pascoli |
-...quel caro compagnino che non doveva separarsi più da noi se non con la morte...-
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Il Pascoli che gioca con Gulì |
Glielo portò infatti il padre di Antony De Witt (disegnatore delle poesie del Pascoli, vedi Myricae)e sempre Mariù nelle sue memorie così ne parla e lo descrive:
-... per collocarlo bene aveva pensato di farne dono a Giovannino. A dire il vero non poteva trovargli padrone migliore. Il cucciolo, che aveva appena cinque mesi, era un incrocio di due razze assai diverse essendo figlio di una canina levriera e di un bracco...Il pelame aveva raso, lucido e morbido come velluto; nero sul mantello e nella testa, ma bianchissimo nel petto, sul collo, in parte del muso e nei quattro piedi e nella punta della lunga coda. Era un gran bel balzanino, snello, elegante ed aristocratico.Ma quale nome poteva convenirgli?-
Proprio in quei giorni il Pascoli aveva ricevuto in dono un vassoio di dolciumi spedito da alcuni ex alunni con sopra stampigliato il curioso nome del pasticcere, tale Emanuele Gulì da Palermo e proprio nel mentre che pensa e ti ripensa tutti riflettevano sul nome da dare al nuovo amico a quattro zampe l'occhio del poeta cadde proprio su quel vassoio:
- Ecco trovato il nome! Gulì!-
E subito le sorelle Mariù e Ida cominciarono a chiamarlo con quel nome. Da quel momento fu parte integrante della famiglia, era considerato la punta del triangolo familiare, praticamente quella bestiola divenne come un figlio. Molti schizzi e disegni fatti a penna dal Pascoli rimangono ancora oggi, dove viene ritratto Gulì che passeggia con il padrone, Gulì sul divano e altri ancora e a quanto sembra il piccolo cane era "laureato", su alcune cartoline conservate a Castelvecchio si ritrova la firma "dottor" Gulì, addirittura sapeva pure leggere e scrivere (anche se con qualche erroruccio) tanto è vero che il 26 giugno 1901 il Pascoli invia una scherzosa lettera all'amico Caselli di Lucca dove si
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Un disegno del Pascoli che ritrae Gulì e se stesso |
-Spero presto rivederdi a manciare una piccola bistecca con losso e il ventilatore.Zio e mamma ti saltano e tabbracciano sono tuo Gulì Pascoli, dei piscottini menè toccati poini. Ne manciano molti zio e mamma e altri secatori.-
Visse felicemente con lo "zio" e la "mamma" per ben 18 lunghi anni e proprio sul finire del 1911 oscuri presagi si affacciavano all'orizzonte. In una lettera il Pascoli così chiudeva:- Non sto bene!-, già il tremendo male si manifestava nel fisico del poeta e il fidato Gulì sembrava saperlo, cominciò anche lui a perdere le forze e il vigore che sempre lo avevano contraddistinto e nel gennaio del 1912 il Pascoli ancora annota:
- Gulì, il caro Gulì, Dottor Gulì, quello che non era un cane ma Gulì stava morendo-
Purtroppo a distrarre Giovanni dalle cure mediche e quindi a ritardare anche la sua partenza per Bologna dove sarebbe andato per cercare di guarire dalla malattia, c'era una più immediata preoccupazione il povero Gulì stava peggiorando
Augusto Vicinelli nel suo libro del 1961 "Lungo la vita di Giovanni Pascoli" così scriveva:
-Ho ascoltato molto dopo,nella sala da pranzo di Castelvecchio, su quel divano dove il vecchio morì, Maria parlare ancora commossa di lui e ripetere un profondo motto di Giovanni:"Se un cane potesse conoscere Dio come lo amerebbe" e ricordare quella fine e il seppellimento,compiuto lei assente per non farla soffrire troppo,nell'orto dove già erano Merlino e la caprina-
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La tomba di Gulì |
racconto veramente interessante!
RispondiEliminaCommovente conoscerne la storia dopo aver visitato la tomba!! Beati cani che talvolta hanno non padroni ma compagni di viaggio !!!
RispondiEliminaUn racconto meraviglioso.. mi pare -non ricordo dove- di aver letto Ghulì…
RispondiEliminaUna storia d'amore e di rispetto reciproco, bellissima
RispondiEliminaCristina