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La Santa Inquisizione interroga una "strega" |
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La chiesa di San Martino di Soraggio |
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L'emblema della Santa Inquisizione 1571 |
Tocca poi a Lucia moglie di Francesco anche lei di Villa Soraggio che sempre a proposito di Lucrezia dice di averla incontrata una volta in località Canale e toccandogli la gamba così le disse - Oh la bella gamba che tu hai-, quasi immediatamente sulla gamba si formò un grosso livido, da quel momento si è sempre sentita la vita tutta travagliata, aggiunge inoltre di essere stata posseduta dal demonio per otto lunghi mesi, prima di essere stata risanata per grazia di Dio durante le quarantore della passata Quaresima, proprio nel momento della guarigione viene avvicinata dall'altra imputata Maria di GiovAntonio che così gli aveva detto - Figliuola no' aver più paura per l'avenire perchè se dirai la matina di bon hora 4 Pater Noster e altre tante Ave Maria no sarai più maleficata-
I testimoni continuano, una certa Antonia, moglie di Andrea Giovanni di Metello dice che una volta ha sentito Jacopino di ritorno alla messa pronunciare queste parole:-L'anima mia è spedita- e sempre su Jacopino vengono riferite altre accuse, infatti nel gelso che è vicino alla casa di Francesca di Francesco Ramella di Brica, l'imputato avrebbe piantato un chiodo nella radice facendo quindi un rito di fattura alla figlia di Francesca, la conferma di questo sta nel fatto che quando finalmente tolsero il chiodo dalla radice la povera piccola: -...faceva grandissimi strepiti ed urli bestiali, e poi era guarita. Lo Jacopino avrebbe minacciato di una malia Lucia figlia di Marco di Brica, ma sopratutto avrebbe insistentemente invitato Angiola figlia di Bartolomeo di Villa Soraggio ad andare con lui in stregaria promettendole gusti e piaceri, come di soni, canti, balli, cibi delicati e coito a gusto mio...-
Giuliano di Giovanni, un falegname di Metello invece è certo di avere la moglie "affatturata" poichè quando la sua consorte incrocia Maria di GiovAntonio comincia a sentire forti dolori e spavento.
Anche Battista Panini ha la sua da dire, infatti anche la figlioletta di due anni è maleficata e grande fu lo spavento quando
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Torquemada, uno degli inquisitori più famosi al mondo |
Da Modena richiedono ancora ulteriori e nuove testimonianza e a queste accuse se ne aggiungeranno ancora molte altre. Altri incontri poi avvengono fra la metà di agosto e quella di settembre, sempre nell'anno di Grazia 1607 e questa volta riguardano le discendenze di alcuni di loro, in particolare la mamma di Jacopino,la Filippa e di Maria GiovAntonio,la Catalina.
Il 6 luglio il solerte Padre Lunardi, raccolte le testimonianze trasmette il fascicolo a Modena all'inquisitore generale Padre Serafino Borra di Brescia e per timore di fughe da immediato ordine di cattura per i quattro accusati. I quattro vengono così arrestati e condotti a Modena via Castelnuovo e Frassinoro dove vengono messi a disposizione della Santa Inquisizione. Nel tragitto verso Modena un soldato avrebbe perfino raccolto anche alcune confidenze compromettenti di Maria di Francesco Cappa che avrebbe stramaledetto la coimputata Maria di GiovAntonio perchè era stata accusata per causa sua:- la quale invece era davvero strega perchè sa bene conciari et guariri dilli amalati et li oppongono che va via a cavallo sopra un caprone in un luogo chiamato Pradaria (n.d.r:Pradarena?)- .
Una volta giunti a Modena i quattro disgraziati vengono rinchiusi nelle prigioni ducali, gli interrogatori cominceranno il 23 luglio, ma un particolare interessante e fondamentale è da riferire e avviene il 21 agosto a Brica, quando l'inquisitore generale Padre Serafino giunge in Garfagnana nei luoghi dei presunti misfatti per verificare personalmente il caso e gli viene consegnata una lettera da un certo Giovanni. La lettera ha un notevole interesse e farà finalmente luce su tutta la vicenda:
"Molto reverendo Padre Inquisitore
Faccio sapere a Vostra Signoria che quelli poveretti da Soraggio sono stati messi al Sant'Offizio per malignità del prete del detto loco di Soraggio. La causa è che i detti che sono impregioni da Vostra Signoria havevano ditto et parlato d'alcune donne che facevano le spiritate et andavano e vanno di continuo a darsi piacere co detto prete alla sua canonica et per haver scoperto questo, detti poveretti sono stati tribolati come Vostra Signoria sa, et questo lo significo a V.S perchè so che il Sant'Offizio nopersegue alcuno per vendetta, suplicando V.S a liberare detti carcerati sapendo io che loro so' boni christiani"
Non è dato sapere quanto peso ebbe questa lettera per il Padre
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La tortura della corda |
Non c'è che dire, senza quella lettera i quattro sarebbero stati dati alla fiamme, il rogo sarebbe stato la loro pena capitale. Le reazioni in paese dopo i fattacci furono veementi, i parenti e la gente del luogo reagiranno in malo modo, il rettore Joannes Paninius verrà minacciato più volte di morte.Gli atti di questo processo sono ancora oggi conservati presso l'Archivio di Stato di Modena.
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Una parte dei numeri della caccia alle streghe in Europa |
molto interessante grazie paolo con le tue ricerche apri gli occhi ai cattolici BACCHETTONI
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