Almiro Giannotti, il Gian Mirola |
AVVERBI DI LUOGO
LICCUSI': lì,luogo determinato
LALLADILI':là, luogo indeterminato
DIREGGIO: laggiù, luogo non determinato
DIRESSU': lassù, luogo non determinato
DIRELLA': là, ma inteso per lontano (es: direllà per le Meriche)
MODI DI ESSERE
GRONCHIO: intirizzito, ma anche lento,maldestro
ANNIGHITO: arso dalla febbre, assetato
RINCUJONITO: rincitrullito
LUPPICOSO: cisposo
MACOLOTTATO O PIEN DI MACOLOTTI: tutto lividi
SEI VERBI
SCAGANCIA': sciupare
RUMBICA': ruminare
SPRILLOTTORA':(da prillo) girare intorno facendo perno su se stessi
SPIPINA':andare per il sottile
STINCURI': intirizzirsi
RIGUMBITA': vomitare
FENOMENI ATMOSFERICI
BRUSCIGNA':piovigginare
ROSCIO: rovescio d'acqua,acquazzone
BALFOIA: nevischio portato dal vento
ALBICA': albeggiare
SINIBBIO: vento
CAMPIONARIO PER RAGAZZE DA MARITO
MERENDON: uomo da poco, un sempliciotto
LOFFARO: svogliato
BRENDOLON: che veste male,disordinato sciatto
SCIABIGOTTO: sciocco o meglio un condensato di qualità negative
BISCARO: semplicemente uno sciocco
TESTACCHION o CHIOCCORON : duro di comprendonio
PARTI DEL CORPO UMANO
STOMBICO: stomaco
CUTRION: schiena
GOMBITO: gomito
GIRELLA : rotula
PINELLA: incisivo
UGNA: unghia
e potrei continuare ancora con questo quadernetto, un vero condensato di meraviglia e di parole,modi di dire,analisi fra il serio e il semi serio e quant'altro che solo il genio del Gian Mirola poteva elaborare e a proposito, solo un'altro genio come il castelnuovese Giovanni Giorgi che nel 1892 da il periodico "La Garfagnana" buttò giù d'impeto un'
ironica (è dir poco..) poesia, sottolineando la moda di quel tempo che esortava anche i più ignoranti ad esprimersi nella lingua ufficiale:l'italiano. Il modo di parlare è come il vestito, serviva a distinguere il montanaro dal cittadino:
"Quel che fa la città"
"Se tu vai per el mondo un po' a girare
nun torni,pijo giuramento, pijo:
che montagna è montagna, Baldassare,
e noi si puzza da lontano un mijo.
Ma va in città; s'impara anco a parlà:
chi è tonto nun pensà, diventa spijo.
Guarda le serve! Vanno via somare
e quando tornin su,san dar consijo.
La mi fiola? Nun seppe mai gnente
finchè stiede fra noi; ma nun pensà
fu un colpo solo andà e uno venì dalla città e artornò sapiente.
E adesso quando parla io sto a'scoltà,
se capiscio mi piji un accidente!
So che parla alla moda e un vo' a indagà"
Il dialetto è il collante che ci unisce alle nostre radici, il tenue filo che ci tiene legati alla cultura popolare e alla Nostra Storia. Difendiamolo!!!
Che vivano tutti i dialetti della nostra amata patria italiana!
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