avrò finito di raccontarla ti sembrerà di averla vissuta veramente-. Con queste parole la signora Alma inizia a raccontarmi una delle leggende più belle che io abbia mai sentito, così mi affretto a prendere il mio smartphone dalle tasche e ad impostare la registrazione vocale. La leggenda si svolge intorno all'anno mille, quando la Garfagnana
non aveva un padrone ben definito, ma era tenuta in scacco da una folta schiera di signorotti che con un semplice:-Qui c'è mio !- istituirono posti di blocco, pretesero obbedienza, pedaggi e contributi. La leggenda difatti coinvolge uno di questi signori locali, tale Gherardo di Gottifredo signore delle Verrucole (n.d.r: personaggio realmente esistito) ed un essere mitologico fra i più belli in assoluto: il cerbiatto bianco. Questo animale nelle leggende garfagnine lo sentiamo nominare solo due volte e ciò rende ancor più rara questa storia. I nostri racconti tradizionali di solito sono infestati di lupi, orsi, buffardelli, l'Omo Verde, personaggi tipici alla conformità geografica della valle. Il cerbiatto bianco invece è fuori da questi canoni e fa parte di quegli esseri dotati di forza magica, nella tradizione celtica sono considerati messaggeri dell'aldilà e secondo leggende sono creature impossibili da catturare e la caccia dell'animale da parte dell'uomo rappresenta la ricerca della sua spiritualità. Si dice inoltre che coloro che riescono a vedere l'animale stanno per vivere un momento di grande importanza a conferma di questo ecco il racconto della signora Alma che parla di questa leggenda ritrovata in manoscritti risalenti al XIV-XV secolo:
Sulle pagine di questo antico testo leggiamo che Gherardo di
Lo stemma di Gherardo di Gottifredo |
grossi libri con le risposte di tutte le donne del feudo, non ne ha ancora trovata una che sia veramente soddisfacente. Sulla via che conduce al luogo dell’incontro, in cui Aldobrandino lo attende, egli incontra una dama che cavalca un mulo, con un liuto appeso in spalla. La donna, di nome Lodovica, è davvero terrificante, indescrivibilmente brutta, con la faccia tutta rossa, i denti gialli e storti, le guance enormi, gli occhi simili a quelli di un gufo e il corpo completamente deformato. Ella dichiara che nessuna delle risposte che egli porta con sé è quella giusta, perché l’unica che conosce quella esatta è lei. Tuttavia gliela comunicherà volentieri, a patto che egli le prometta di recarla in moglie al suo caro Lorenzo, in cambio del qual gesto potrà avere salva la vita. Indeciso sul da farsi, data la tremenda bruttezza della dama, Gherardo torna di corsa al castello per confidare a Lorenzo l’accaduto. Il giovane e splendido combattente accetta senza esitazione di sposare Lodovica, nonostante il suo brutto aspetto; così Gherardo, ripresa la strada per il bosco, raggiunge la dama per riferirle la decisione e ricevere la risposta. Ludovica, allora, gli rivela che la cosa che la donna desidera di più è la sovranità. Il riconoscimento completo della sua sacra ed innata Libertà. Recatosi da Aldobrandino, Gherardo risponde alla sua domanda, così l’uomo lo risparmia. Di ritorno al castello delle Verrucole vengono subito
Gherardo di Gottifredo Signore delle Verrucole |
Interrompo la registrazione, la storia è finita... ecco che piano, piano ritorno al mondo reale. Eppure ero lì, il cerbiatto bianco l'ho visto anch'io, e ho vissuto momenti di paura reale mentre Aldobrandino sta per tagliare la testa a Gherardo e che bella che è Lodovica adesso...Peccato, spariti i cavalieri e i castelli salgo mestamente in auto verso casa, ringrazio Alma per il bellissimo racconto e nonostante tutto torno a casa soddisfatto, perchè anche questa leggenda garfagnina è stata salvata dall'oblio dei tempi.
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