La banda di Gallicano 1891(foto tratta da "Gallicano in Garfagnana" di Daniele Saisi |
"I suoni di un tempo nei miei ricordi sono presenti.La banda gallicanese a quel tempo era al completo,dove pure mio padre suonava il basso,cioè il trombone, la banda era guidata dal maestro Cheli. Nei ritrovi familiari si sentiva suonare il suono della piccola fisarmonica.Qualcuno suonava pure l'organetto e alcuni il suffilo (n.d.r:lo zufolo) e si usava pure la chitarra, violini e cornette per fare le serenate sotto alle finestre alle ragazze.Si ballava al suono di un vecchio grammofono, ove le puntine già fruste stonavano la musica e allora si sostituiva la puntina che non lavorava più con qualche bollettina (n.d.r:chiodino). C'era pure chi soffiando in un gambo di zucca o nel corno di bue faceva strani suoni da far ridere la comitiva . Allora c'era il suono delle campane a festa, tirate dal campanaro per richiamare i fedeli. Si sentivano i suoni dei campanacci appesi al collo delle mucche e delle pecore. Si sentiva il suono delle sirene della Cucirini (n.d.r: fabbrica di filati in Gallicano) a mezzodì.Allora non si sentiva come ora il rumore dei motori dell'auto perchè ce n'erano poche, bensì il rumore delle ruote dei barocci trainati dai cavalli,rumore degli zoccoli dei muli che portavano la soma. Il rumore della trebbiatrice che sgranellava il grano, come pure il rumore della macchina che girando la ruota con un manico mandava le rappe del formentone (n.d.r: granturco) in pippoli, il rumore delle vassoie (n.d.r:vassoi di legno), mentre le massaie "vassoiavano" i cereali mandando via la pula, così facevano anche con le castagne fatte seccare nel canniccio dopo che gli uomini,poche alla volta mettevano in sacco e battevano sopra a un ceppo di legno facendo tanto rumore.Rumore del grembiule mentre "grembiulavano" la canapa appenasecca.Rumore della macina e del torrente del vecchio mulino.Rumore del vecchio treno a vapore, della teleferica dei taglialegna, rumore dei carretti trainati dai contadini e dai buoi.Rumore dell'incudine quando il fabbro vi batteva sopra.Il rumore del telaio mentre menavano la spola per tessere la tela.Il rumore quando scardazzavano (n.d.r: pettinare e lisciare la lana con lo scardasso) la lana. C'era pure il rumore di una culla di legno che una mamma dondolava per addormentare il suo bimbo.Rumore di un calessino con il cavallo che portava la gente più benestante alla stazione.Rumore della fabbrica della metallurgica (n.d.r:la K.M.E di Fornaci di Barga). Poi più tardi, rumore di aerei di sirene d'allarme di bombe, di cannonate, di distruzioni perchè purtroppo allora c'era la guerra.Gli odori di un tempo!? Il pane appena sfornato, cibi cotti a legna, odore del latte appena munto, di ricotta, di formaggio fresco, odore di fieno appena tagliato o secco, odore di canapa, fiori di acacia, di timo, di menta,di colonia in erba, di frutta appena colta, odore di vinaccia nei giorni di svina.Odore di bucato fatto con la cenere, odore di ranno (n.d.r:miscuglio di cenere e acqua bollente usata un tempo per lavare i panni).Odore di ginepro bruciato nel grande caminetto per la vigilia di Natale e tante altre cose, come quando si cucinava il maiale, in casa c'era odore di salsicce fresche e di biroldi messi a cuocere nel grande laveggio (n.d.r:pentolone) al fuoco. Odore di siepi di biancospino.Odore di alloro, di muschio e felci recise. Gli odori sgradevoli erano quando levavano il perugino (n.d.r:letame) dalle fogne per governare i campi.L'odore di concime di mucca e di cavallo che "seminavano" lungo la strada. Odore di sudore dei mietitori di grano mentre
Calessino in viaggio verso la stazione
facevano la siesta affaticati. Odore di terra quando cade la pioggia d'estate. Terra ancora incontaminata...Terra di Garfagnana"
Barga bombardata
Intervista fatta a Giulia Biagioni, che è stata l'ammirata regina di molti Maggi nel passato.
(Intervista tratta dal libro "Stasera venite a vejo Terè")
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