domenica 11 maggio 2014

Meglio dei 300 Spartani! Quando gli Apuani uccisero 4000 Romani in un epica battaglia nei pressi di Castiglione...

Abbiamo sempre glorificato le imprese dell'antica Roma,abbiamo sempre sbavato per i 300 eroi spartani e abbiamo sempre sobbalzato sulla poltrona per le epiche gesta di Brad Pitt in Troy.Ma è arrivato il momento della nostra rivincita.Ricordiamo la grandezza dei nostri antichi avi, i nostri diretti discendenti,i Liguri Apuani antichi abitanti della Garfagnana popolo che gli stessi
Disegno di un tipico
 guerriero Apuano
Romani descrivono come fiero e sobrio dotato di robustezza e resistenza alla fatica .Diamo loro la sua pagina di gloria 
nella storia; ma prima è bene fare un po' di antefatto.Dal III secolo a.C questo fiero popolo si oppose all'espansionismo romano, prima,fu alleato con i Cartaginesi,(seconda guerra punica) poi dopo la sconfitta di Annibale i  Liguri-Apuani decisero coraggiosamente di andare da soli contro la potente Roma attaccando a sorpresa il presidio romano di Pisa nel 193 a.C, iniziò così con quella battaglia un lungo periodo di guerra che ebbe il suo culmine per gli Apuani proprio nel 186 a.C,infatti quest'anno (2014) ricorrono i 2200 anni dell'epica battaglia del Marcione (località nei pressi di Castiglione Garfagnana) dove gli Apuani sconfissero la legione romana del console Quinto Marcio Filippo(dal nome del console il probabile nome della località).Era il 186 a.C come detto,fu l'anno di gloria per gli Apuani che riuscirono a battere i Romani in un imboscata quando i legionari furono attirati e sconfitti nella stretta gola che si trova fra la Pieve e Castiglione.Così la descrive Tito Livio

(storico romano autore
Tito Livio raccontò
le epiche gesta degli Apuani
di una monumentale storia di Roma)"
...partì per primo Quinto Marcio per raggiungere il territorio degli Apuani.Mentre li inseguiva addentrandosi in gole nascoste ...finì con l'essere circondato in una posizione sfavorevole .Furono uccisi quattromila soldati ...".Nella cruentissima battaglia come letto,persero la vita più di 4000 romani. Si racconta in altri documenti che il console Quinto Marcio perì in questa battaglia, ma non è sicuro,comunque sia questo episodio fu il preludio della tragedia finale,gli Apuani mai scesero a compromessi con Roma  e di li a poco furono spazzati via e deportati in varie parti d'Italia in particolare nel Sannio (il territorio del Sannio era in massima parte nella zona appenninica fra l'Abruzzo, il Molise, la Campania,la Lucania e la Puglia).Per concludere voglio ricordare ancora le parole di  Tito Livio a dimostrazione della forza terribile dimostrata dagli Apuani in quella battaglia che  scrisse  “Si stancarono prima gli Apuani di inseguire che i romani di fuggire”...Alla facciaccia dei 300 spartani...

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