venerdì 6 giugno 2014

Il mito dell' "Omo Selvatico", signore del Monte Corchia

                        Di esseri fantastici
Un'antica rappresentazione
 dell'Omo Selvatico
la Garfagnana è ben popolata,alcuni fra gli abitanti più anziani della nostra valle sarebbero dell'avviso che tanto fantastici non sono, anzi c'è chi giurerebbe di averli visti...Ma andiamo nello specifico.Alcuni luoghi delle Alpi Apuane particolarmente inospitali sono diventati con il tempo teatro di leggende spaventose.Zone impervie,poco frequentate anche dagli stessi pastori che vi pascolavano i loro greggi tutti giorni.Si dice appunto che questi pastori avessero visto streghi e streghe e addirittura esseri soprannaturali come in questo caso l'Omo Selvatico.I pastori una volta ritornati in paese dai pascoli raccontavano di questi esseri e da lì il mito si spandeva a macchia d'olio in tutta la valle.In questo caso l'Omo Selvatico è descritto dal carattere schivo e taciturno e dal fisico muscoloso,alto, possente, a metà strada fra un uomo ed un gigante che camminava scalzo,ed in alcuni casi con grosse scarpe fatte di corteccia d'albero (c'è anche la versione che lo vuole vecchio e logoro vestito di pelli).La sua "casa"  era situata fra la Pania della Croce e il Monte Corchia vicino a Mosceta,dove ancora oggi vi

è la buca dell'"Omo Selvatico". Viveva sempre all'interno dei boschi,non dava noia alcuna,si cibava di erbe,radici e di miele che trovava nei tronchi degli alberi.Addirittura c'è chi l'ha sentito parlare una lingua incomprensibile,indecifrabile,comunque sia con lui era impossibile comunicarci data l'estrema timidezza.A questo personaggio sono attribuite molte bizzarrie,c'è chi dice che mangiando la frutta mangiasse la buccia,buttando via la polpa,c'è anche chi parla della sua tristezza per quando il tempo era bello e solatio perchè sapeva tanto che prima o poi sarebbe tornato il brutto tempo e infine si dice che riposava con il bel tempo e
la buca dell'Omo Selvatico nei
pressi del Monte Corchia
Qui si dice che vi viveva
lavora quando pioveva.Ma il mestiere in cui eccelleva in particolar modo era la pastorizia, era un abile pastore tant'è che un giorno si mise a guardare dal limite del bosco i pastori garfagnini che mungevano le loro mucche,quando poi vide che parte del latte veniva buttato via si avvicinò e disse loro che con quel latte buttato poteva esserci fatto del soffice burro e così fecero.I pastori felici lo invitarono a pranzo ma lui non volle accettare e fu trattenuto con la forza nella speranza che insegnasse loro ancora nuove cose e difatti insegnò loro a fare il formaggio.I pastori per ingraziarselo lo rimpinzavano dei cibi più succulenti e delle bevande più buone,così con il tempo istruì loro a fare anche la ricotta, a quel punto i pastori convinti di aver imparato tutto gli dissero che poteva tornarsene nella sua grotta nel bosco.Ma il pastore più anziano si rivolse agli altri suoi colleghi additandoli come dei poveri stupidi,se fosse rimasto ancora con loro gli avrebbe spiegato come fare a levare l'olio dal latte.
Il monte Corchia visto
 dalla Pania della Croce
 Il regno dell'Omo Selvatico
Invano i pastori cercarono di trattenerlo ma l'Omo Selvatico visto com'era fatto il mondo a valle decise per sempre di non lasciare mai più le pendici del Corchia...  

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