I vecchi progetti (per fortuna mai realizzati) di una volta...1939: la strada Gallicano- Mare
Lo schematico progetto della Gallicano Mare
Uno dei grossi problemi che ha avuto ed ha la Garfagnana è la viabilità. Raggiungere la nostra valle non è mai stato facile. Grossi progetti si sono sprecati nei decenni per agevolare le comunicazioni stradali, si è parlato di lunghi viadotti sul Serchio in modo così da non toccare i fianchi delle montagne e quindi evitare frane, si è cercato in ogni maniera che le strade "uscissero" dai paesi con circonvallazioni e raccordi stradali, tutto questo al fine di agevolare i commerci, il raggiungimento dei grandi stabilimenti presenti e soprattutto agevolare e snellire una circolazione che negli anni ha visto una crescita esponenziale...Ma però il progetto più grande, il più ambito e ancora mai realizzato (grazie a Dio) e più volte tentato è stato quello di raggiungere ed avere un collegamento più veloce e diretto possibile con il mare versiliese, raggiungibile in un solo modo attraversando le Apuane. Questa storia forse in pochi la sanno e ci siamo andati a così tanto dal realizzarla, mai così vicini come quella volta. Tutto cominciò nell'estate del 1939 quando Stefano Paoli Puccetti esimio gallicanese (stirpe di notai e sindaci) cominciò a tessere la tela per il grandioso progetto da sempre sognato della strada Gallicano-Mare. Si trattava di un progetto
elaborato come tesi di laurea dal giovane ingegner gallicanese Livio Alessandro
Poli. La strada doveva partire da Gallicano, arrivare a Fornovolasco, di
li inerpicarsi fino al valico di Petrosciana per poi scendere verso il mare e raggiungere quindi Lido di Camaiore...praticamente doveva passare a due passi dal
Monte Forato. Ci fu grande mobilitazione, la valle accolse il progetto
con entusiasmo. Barga nella persona del suo podestà Morando Stefani, per esempio sperava di attirare turismo (dato
che all'epoca molti villeggianti optavano per Bagni di
Lucca e le sue terme) Vergemoli sprizzava gioia da tutti i pori, infatti il comune
aveva intenzione di riaprire le vecchie miniere di ferro. Questa
strada avrebbe dato sbocchi commerciali, insomma era
una buona opportunità per tutti, sia turistica e di
rilancio della valle, tant'è che gli amministratori locali tramite i buoni uffici della curia contattarono perfino anche Galeazzo Ciano nella sua residenza di Ponte a Moriano, gerarca fascista, ministro degli esteri e più che altro genero di
Mussolini, per presentargli tale progetto. Difatti la cosa ebbe il suo
effetto e si arrivò a interpellare
Vecchia cartolina, le Alpi Apuane
personalmente il Duce che si
diceva pronto a finanziare un'altra italica impresa. Ma poi come detto era il 1939 ed esattamente un anno dopo cominciò la guerra. L''evolversi delle
vicende belliche fecero abortire il tutto e fu forse l'unica cosa
bella che fece quella maledetta guerra, salvò la nostra valle da un sicuro
obbrobrio...Una strada che magari passava nell'anello del Forato
proprio non ce l'avrei vista...
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